Mariam Bin Laden: “nuoto per dimostrare che niente è impossibile”

Sulle spalle ha un cognome pesante, ma lei non sembra darvi importanza. Mariam Bin Laden è un personaggio poliedrico: nuoto,studio e attivismo sociale. È la prima donna ad aver percorso 177 km a nuoto, attraversando il Tamigi. E come rivela in un’intervista a Vanity Fair, lei non ha paura. Spesso si teme di nuotare in mare, perché si teme l’ignoto, perchè non si è completamente consapevoli di ciò che sta sotto, ma lei questa paura l’ha superata. Era nel fiume Cam quando tra una bracciata e l’altra vide una carcassa di mucca gallegiante. Strinse i denti e continuò la sua scalata senza fermarsi. Nuotare per realizzare un sogno, per dimostrare che tutto è possibile, con un po’ di forza di volontà e fiducia in sè stessi. Ma precedenza alla formazione: il papà voleva studiasse prima di dedicarsi allo sport, lei l’ha accontentato: percorso per diventare dentista e specializzazione in implantologia. Mariam è una donna che lotta per un mondo migliore: colpita dalle immagini dei bambini siriani, ha deciso di fare qualcosa di forte, per cambiare la situazione. Così quel cognome tanto pesante l’ha usato a suo favore: ha attirato l’attenzione e l’ha spostata su problemi seri, quelli dei rifugiati. Lei Osama Bin Laden non l’ha mai conosciuto. Cercare nuovi percorsi di nuoto, raccogliere fondi e cambiare la situazione precaria dei rifugiati è il suo obiettivo. Il suo sogno.

Foto tratta dal sito web mariambinladen.com

voglio supportare i rifugiati, spingere l’attenzione sulle loro sofferenze. Infine sì, mi piace dimostrare alle donne saudite e di tutto il mondo, così come agli uomini, che niente è impossibile”.

Il suo messaggio di aiuto lo trasmette attraverso le sue maiuscole prestazioni natatorie: si è dedicata agli allenamenti quando già lavorava. Ha trovato un compromesso, con una professione part-time e ce l’ha fatta. Ha realizzato un sogno. E il futuro? “Supporterò i bambini orfani in ogni parte della terra, indipendentemente dalla razza e dalla religione. Mi dedicherò a quello“.

Ecco perchè nasce “I am Mariam Bin Laden – Ovvero come il nuoto di resistenza ha cambiato il corso della mia vita”, il documentario di Tito Robbiani presentato a Milano al festival “Visioni del Mondo”. Nasce per raccontare un sogno. Per raccontare che tutto è possibile.

Foto tratta dal sito web mariambinladen.com

 

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