“Molto più efficace delle medicine”

Il nuoto in acque libere migliora l’autoefficacia e la resilienza, favorendo un invecchiamento sano all’interno di un ambiente supportivo. Sono i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Science Direct a firma di LeesaCostello, Marie-Louise McDermott, Purvi Patela, JulieDarea.

Lo studio, tra l’altro disponibile in download gratuito, condotto su 17 nuotatori e nuotatrici di acque libere di età compresa fra 55 e 80 anni, suggerisce tra l’altro:

  • che i partecipanti danno tanto valore alla pratica sportiva quanto al valore aggregativo e sociale della stessa
  • che l’eterogeneità dei gruppi (in termini etnici, anagrafici, socioeconomici) rappresenta un valore aggiunto
  • lo stato di euforia indotto dalla pratica sportiva condivisa rinforza i legami sociali
  • il nuoto in acque libere rappresenta uno strumento estremamente efficace di invecchiamento attivo

Le ricercatrici concludono quindi che la diffusione del nuoto, e del nuoto in acque aperte in particolare, dovrebbe rappresentare un asset condiviso da qualsiasi programma di salute pubblica e di miglioramento della qualità di vita nella terza e quarta età.

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Ph. ©G.Perottino/Deepbluemedia

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