Il caso Shayna Jack: le dichiarazioni dell’amica e collega Bronte Campbell

È un messaggio di solidarietà e supporto quello che la nuotatrice australiana Bronte Campbell rivela ai microfoni di Ready Set Tokyo per difendere e sostenere la sua amica e collega di squadra Shayna Jack, accusata di doping nel luglio del 2019. 

La nuotatrice australiana, argento nei mondiali di Budapest 2017, venne trovata positiva al Ligandrol, un potente anabolizzante inserito nella lista delle sostanti vietate dalla WADA, l’agenzia mondiale antidoping. Attualmente sospesa da ogni attività con la squadra australiana, la 21enne sta attendendo il processo ufficiale con l’ASADA (l’autorità antidoping australiana) ed è pronta a dichiararsi innocente. 

Dopo più di sette mesi dal test positivo, l’amica Bronte Campbell racconta la frustrazione e le difficoltà di Shayna Jack nell’affrontare queste accuse: “Il caso di Shayna si sta trascinando da un bel po’ di tempo ormai. Sono in contatto con lei di tanto in tanto e sta trovando incredibilmente difficile venire a patti con queste accuse”. È una cosa straziante quando stai cercando di capire come questa droga sia entrata nel suo corpo e devi comunque affrontare le sanzioni previste”.

La Campbell evidenzia anche la difficoltà della collega nel rimanere comunque competitiva nonostante lo stop obbligato: “In questo periodo non è in grado di allenarsi con nessun tecnico accreditato o con qualsiasi altro atleta per cui è praticamente sola e incapace di allenarsi fino a quando il suo caso non verrà ascoltato”. E aggiunge: “Sono passati sette mesi. Quindi ha già scontato una sospensione prima ancora di aver discusso la sua causa. Capisco che queste cose richiedono tempo ma guardando dall’esterno, è frustrante“.

La Campbell ha infine invitato l’ASADA a contattare al più presto la Jack: “Speriamo che nei prossimi mesi Shayna sarà in grado di presentare il suo caso all’ASADA così da sapere cosa sta succedendo”. 

Non resta che attendere l’esito del processo per sapere il destino della giovane promessa australiana. 

Qui il link all’articolo di Wide World of Sports

Qui il link all’intervista completa su Radio Ready Set Tokyo

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