Hiromasa Fujimori squalifica confermata fino al 31 dicembre

La CAS (Corte per l’arbitrato sportivo)  ha respinto l’appello del nuotatore giapponese Hiromasa Fujimori (28) per la squalifica di due anni subita a seguito della positività all’antidoping riscontrata nel corso del mondiale in vasca corta di Hangzhou in Cina del dicembre del 2018, l’analisi del campione rilevò la presenza di metilefedrina, uno stimolante incluso nell’elenco vietato dell’agenzia mondiale antidoping (WADA).

Il 27 agosto 2019, la sezione antidoping della FINA, ufficializzò la sua decisione constatando che Fujimori aveva commesso una violazione della norma antidoping ai sensi dell’articolo 2.1 squalificandolo di conseguenza per un periodo di due anni con decorrenza a partire dal primo gennaio 2019.

Nel suo appello al CAS, Hiromasa Fujimori ha chiesto che la sanzione gli venisse ridotta a un rimprovero o a un periodo di squalifica tra 3 e 6 mesi fino ad un massimo di 12 mesi a decorrere dal 14 dicembre 2018, sostenendo che il risultato positivo derivava dall’ ingestione di polpette di riso potenzialmente contaminate avvenuta il giorno prima del test.

Fujimori, quarto alle Olimpiadi del 2016 nei 200 misti, resta dunque fuori dai giochi per i Giochi di Tokyo perchè la sua squalifica terminerà il 31 dicembre 2020.

Photo Andrea Staccioli/ Deepbluemedia /Insidefoto

 

 

 

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