WADA. Aggiornamento delle linee guida COVID-19

La WADA ha aggiornato le proprie linee guida per mettere in campo strategie e piani di controllo che permettano di operare al meglio in questo difficile periodo di emergenza in cui la maggior parte dei paesi sta mettendo in atto misure rigorose che possono influenzare sensibilmente il regolare sistema antidoping. Frontiere chiuse, quarantene o isolamenti obbligatori, cancellazioni di voli, restrizioni, impedimento alla normale vita sociale, chiusure di uffici e cancellazioni di eventi sportivi stanno ostacolando il lavoro quotidiano di coloro che sono coinvolti nell’antidoping.

La guida affronta una serie di criticità  dovute alla pandemia da COVID-19, tra cui la fornitura di informazioni sui luoghi di permanenza, la raccolta e il trasporto dei campioni ai laboratori, l’analisi dei campioni, i programmi di istruzione, le indagini, la gestione dei risultati, le esenzioni per uso terapeutico, le conformità e altre attività e obblighi previsti dal programma antidoping mondiale.

Il presidente WADA Witold Bańka ha dichiarato:

“Il mondo dello sport sta affrontando una situazione senza precedenti. COVID-19 ha costretto tutte le parti interessate all’ antidoping, inclusa WADA, ad adeguare le modalità con cui vengono condotte le operazioni quotidiane. Ma questa questione va ben oltre l’antidoping e lo sport – è un’emergenza globale – e la nostra prima priorità deve essere la salute pubblica, la sicurezza e la responsabilità sociale.

“La WADA continuerà a collaborare con le ADO (Organizzazioni Anti-doping), fornendo guida e supporto in modo che la salute di tutti gli interessati possa essere protetta e che l’integrità del sistema antidoping mondiale possa essere mantenuta il più possibile. Sarà inoltre fondamentale che il sistema possa trovare regolarità il più rapidamente possibile una volta che le restrizioni siano revocate.

Il direttore generale della WADA Olivier Niggli ha dichiarato:

“La WADA ha sviluppato questa guida con il supporto delle ADO e di altre parti interessate. Le ADO devono, in primo luogo, seguire le direttive e i consigli dei rispettivi governi e autorità sanitarie al fine di fare la loro parte per prevenire l’ulteriore diffusione del virus. Gli atleti e tutti gli altri soggetti coinvolti nel sistema antidoping possono essere certi che la loro salute è la nostra principale preoccupazione. Gli atleti dovrebbero anche tenere presente che i test continueranno solo dove appropriato e possibile con i necessari protocolli di salute e igiene.”

“Tuttavia, sono disponibili numerosi altri strumenti per aiutarci a proteggere lo sport pulito durante i periodi di test limitati. Il passaporto biologico dell’atleta, in particolare, continuerà a essere un programma importante nelle prossime settimane e mesi, insieme alla conservazione a lungo termine dei campioni raccolti prima, durante e dopo la pandemia, nonché la raccolta e la revisione di qualsiasi informazione ricevuta che potrebbe condurre a test mirati, analisi specifiche o l’avvio di un’indagine. ”

 

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