Caeleb Dressel. “Avevo raggiunto un punto di forma ottimale”

Su La Stampa di ieri a firma della giornalista Giulia Zonca è stata pubblicata una intervista al fenomeno mondiale del nuoto contemporaneo Caeleb Dressel con il titolo “Vivo bene anche senza le Olimpiadi. Nozze, fede e podcast: non mi lamento” , il fuoriclasse americano ha rilasciato considerazioni in merito all’emergenza sanitaria, al posticipo olimpico, alla fede religiosa ed ha confermato che si sposerà come previsto nel 2021 prima dei Giochi di Tokyo “Il matrimonio sarà prima delle Olimpiadi, come era previsto. Non voglio basare l’esistenza sulla carriera da nuotatore“.

Di seguito alcuni passaggi.

Vivo bene anche senza le Olimpiadi. Nozze, fede e podcast: non mi lamento

da La Stampa del 18 aprile 2020

“Spostare l’Olimpiade era l’unica soluzione possibile, non mi sorprende affatto.”

“Destabilizzato? Quando è arrivata la decisione non mi sono sorpreso. Era l’unica possibile, si parla di questioni di vita o di morte e non si può certo dare priorità a una competizione soprattutto a un evento per cui non ci sono le condizioni”.

“Tutti possiamo essere migliori tra un anno. Avevo raggiunto un punto di forma ottimale, pazienza, cureremo altri dettagli. Non sono preoccupato, non è cambiato nulla, solo le date. Basta non sprecare questo tempo, non renderlo inutile”.

“La religione mi aiuta molto, mette in evidenza i valori. Le Olimpiadi saltate non sono certo la fine del mondo. Detesto quando mi dicono ”mi dispiace”, come se avessi perso il mio momento. Non nuoto per le medaglie e comunque quelle che i Giochi assegneranno sono ancora tutte lì.”

“Se riesco ancora a nuotare in Florida? C’è una piscina aperta a 45 minuti da dove vivo: ci vado una volta al giorno, da lunedì a giovedì per un numero limitatissimo di ore. Ma sto bene e non ho motivo di lamentarmi”.

 

 

 

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I’m a bit rusty on my Italian but thanks @la_stampa for the write up! Fun talking with y’all 🇮🇹

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