Il tecnico Lazarev e la preparazione in lockdown di Kolesnikov

Segue un estratto dall’intervista di Dmitry Lazarev, il tecnico di Klement Andreyevich Kolesnikov, il dorsista classe 2000 primatista del mondo che si stava preparando per fare il suo debutto – da probabile protagonista – alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Seguono alcuni passaggi tratti dall’intervista del quotidiano Ria.

Penso che per tutti gli atleti questa sia una situazione spiacevole. Tutto l’allenamento ora ha come obbiettivo la preparazione fisica generale. Speriamo che il governo possa trovare la maniera per aprire le piscine cosi da poter tornare ad allenarci anche in acqua. Siamo pronti a rispettare tutte le misure restrittive imposte dal governo, siamo persone ragionevoli.

Ci sono molti modi per ridurre i rischi al minimo, ad esempio organizzare più turni di allenamento, ridurre il numero di chilometri nuotati in modo che più nuotatori abbiano il tempo di allenarsi, il  contatto non può essere completamente eliminato, ma minimizzarlo è un compito realistico che si può ottenere.

Abbiamo svolto un microciclo di recupero secondo i piani. Riposo completo per una settimana. Poi abbiamo iniziato la preparazione atletica, gli ho spiegato quanto sia importante questa fase e che il tempo necessario per una ripresa dello stato di forma dipenderà da come lavoriamo adesso, anche se siamo in condizioni particolari e limitate, se non viene fatto un allenamento adesso sarà molto difficile tornare al picco della forma al momento giusto.

Klement capisce tutto perfettamente, sa quanto sia importante mantenere la condizione fisica e non ingrassare. Non sono necessari ulteriori chiarimenti. Gli ho spiegato i punti principali, non abbiamo fermato il processo della preparazione, il nostro obiettivo non è cambiato, solo che adesso ci concentriamo sul 2021.

Per un nuotatore niente può sostituire l’allenamento in piscina, più tempo restiamo senza acqua, più sarà difficile recuperare. Un mese non è così critico, ma se ci vuole più tempo …

Credo sia possibile gareggiare non prima di tre mesi dalla ripresa degli allenamenti. Se torniamo in acqua fra fine maggio e inizio giugno non saremo pronti prima di agosto. Sono necessarie le competizioni, sarebbe sbagliato rimanere senza gareggiare.

Sara Curtis: "Sorridere è una buona medicina. Mi fido di Thomas, ma soprattutto lui si fida di me."

Sara Curtis: “Sorridere è una buona medi...

Il sorriso è il suo biglietto da visita. Per Sara Curtis si tratta di una stagione che sta evolvendo in ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative