Stanford in forse per Regan Smith

La giovane fuoriclasse Regan Smith (18) ha dichiarato che potrebbe far slittare di un anno la sua iscrizione alla Stanford University qualora le lezioni non venissero riprese in autunno o fossero svolte on line, rimandando cosi di un anno la sua carriera di nuotatrice del circuito NCAA continuando ad allenarsi per l’obbiettivo olimpico con il suo coach Mike Parratto  presso il club Riptide Swim Team, questa ipotesi è stata accettata anche dal capo allenatore della squadra di nuoto di Stanford, Greg Meehan.

Quello che voglio più di ogni altra cosa è poter andarci quest’anno e passare un buon anno” ha dichiarato la Smith. “Ma non voglio che il mio primo trimestre sia online, in un ambiente isolato. Io sono ancora giovane e Greg ha detto che qualunque strada prenda la sosterrà.

Per quanto riguarda i suoi piani a lungo termine, la Smith risponde. “Tutto è nelle mani del virus in questo momento“.

La diciottenne due volte campionessa del mondo è tornata in acqua lunedì dopo una pausa di oltre due mesi.

Potrebbe essere facile avere un atteggiamento negativo. Cerco di ricordare a me stessa che quello che sto facendo in questo momento è un privilegio, date le circostanze. Devo solo essere grata per ogni possibilità che potrò avere di nuotare”.

In genere la Smith svolge nove allenamenti alla settimana in acqua presso il Bluewater Aquatic Center della Apple Valley con l’integrazione di tre sessioni di allenamento a secco per la forza. La sua piscina è stata chiusa il 16 marzo lasciando lei e il resto del Riptide Swim Team all’asciutto, questo ha comportato una riduzione drastica delle ore dedicate alla preparazione, passando da 20 ore settimanali a 6.

Il primo giorno in cui sono tornata in acqua, è stato molto curioso. Mi sembrava di essere estranea all’acqua, come se non avessi mai nuotato prima. Ma mi sto riprendendo abbastanza rapidamente.

Presso il suo club il protocollo prevede un nuotatore per corsia, gli atleti si dividono in gruppi da 8 a 10 persone per una seduta  che può durare dai 70 ai 90 minuti al giorno, meno della  metà del suo normale impegno.

Il prossimo anno presso la Stanford University dovrebbe allenarsi anche il suo coetaneo russo Andrei Minakov (2002), argento ai Campionati del mondo di Gwangju nei 100 delfino (50.83), sei volte d’oro ai Giochi Olimpici giovanili e vincitore di tre titoli al mondiale juniores dello scorso anno a Budapest, nella medesima università studiano e si allenano Katie Ledecky e Simone Manuel, a fondo pagina l’articolo su Andrei Minakov.

 

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