Hong Kong. Piscine chiuse da sei mesi

L’Hong Kong Amateur Swimming Association (HKASA) fa sapere ai media che da circa sei mesi le piscine cittadine sono chiuse per la pandemia e che nonostante la recente riapertura degli impianti sportivi le piscine sono rimaste chiuse con quasi tutti i nuotatori d’elitè in forte difficoltà per la ripresa della loro preparazione,  il nuoto è uno degli sport più popolari nell’ex colonia britannica con circa 10.000 nuotatori agonisti e milioni di praticanti, ha dichiarato l’Associazione.

Il governo di Hong Kong ha comunicato di non poter riaprire le piscine a causa di un elevato rischio di contagio senza fornire ulteriori considerazioni in merito o prove a riguardo e con esempi di altre nazioni come Inghilterra e Australia che hanno riaperto le piscine pur registrando indici di contagio decisamente più elevati di quelli di Hong Kong.

Tuttavia ad una manciata di nuotatori professionisti è stato concesso di allenarsi presso una struttura  sportiva  cittadina purché vivano nei locali adiacenti, come ad esempio alla liberista Siobhan Haughey, avversaria della nostra Federica Pellegrini, che ha detto di essere “rinchiusa” nella struttura da quasi 50 giorni. “Sono grata di potermi allenare qui, ma credo che siamo pronti per poter nuotare anche fuori da qui“.

Pare che la chiusura delle piscine abbiamo messo in seria difficoltà economica circa 6.000 tecnici di nuoto.

 

 

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