I vertici di Swimming South Africa sotto accusa

Un’agenzia sudafricana per la protezione dei bambini ha avviato un’azione legale per costringere i dirigenti della federnuoto sudafricana a consegnare alle autorità un rapporto di investigazione indipendente relativa ad alcune accuse di abusi sessuali risalenti alla decade degli anni settanta-ottanta. Figure di spicco dei vertici del nuoto sudafricano sono state accusate di non aver segnalato alla polizia le denunce di abuso come richiesto dalla legge in vigore nello stato.

A seguito dell’articolo di The Guardian (segue link), i vertici di Swimming South Africa (SSA) hanno dichiarato che i due allenatori accusati dovranno affrontare un’azione disciplinare e che entrambi i casi sono oggetto di indagini ufficiali da parte della polizia aggiungendo che “La SSA sta conducendo le proprie indagini per accertare se i loro tesserati hanno violato la politica ed il codice di condotta dell’organizzazione, fino a quando l’indagine non sarà conclusa non verranno rilasciate ulteriori dichiarazioni pubbliche”.

La due volte campionessa olimpica sudafricana  (100 – 200 rana Atlanta ’96) Penelope Heyns,  membro FINA rappresentante degli atleti, insieme ad altri campioni sportivi del Sudafrica hanno lanciato l’iniziativa denominata “SportsVoice“, un’organizzazione completamente indipendente dedicata all’informazione, al monitoraggio e alla segnalazione degli abusi nello sport, è in corso di sviluppo anche una App di prossima uscita che agevolerà le segnalazioni e l’assistenza, nel frattempo l’organizzazione invita a segnalare eventuali casi di molestie e di abusi al sito web di riferimento.

 

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