Se n’è andato Shmuel Lalkin, capo delegazione israeliano a Monaco 1972

Shmuel Lalkin,  è morto a 95 anni lo scorso giovedì 26 novembre nella sua casa di Tel Aviv.

Per 33 anni al vertice dello sport israeliano, Lalkin era divenuto tristemente celebre per il discorso in mondovisione tenuto in qualità di capo delegazione olimpica dopo il massacro di Monaco di Baviera, quando un commando dell’organizzazione terroristica palestinese Settembre Nero irruppe negli alloggi destinati agli atleti israeliani del villaggio olimpico, uccidendo subito due atleti che avevano tentato di opporre resistenza e prendendo in ostaggio altri nove membri della squadra olimpica di Israele. Un successivo tentativo di liberazione da parte della polizia tedesca portò alla morte di tutti gli atleti sequestrati, di cinque fedayyin e di un poliziotto tedesco.

Il presidente del CIO Thomas Bach ha commemorato Lalkin ricordando che “la comunità olimpica lo onorerà per sempre, per la sua incrollabile fiducia nel potere unificante dello sport, pur essendo stato testimone di uno dei momenti più bui della nostra storia in occasione della strage degli atleti israeliani a Monaco 1972. Lo ricorderò per il suo commovente discorso in occasione della cerimonia di commemorazione nel 2017”.

IOC President Thomas Bach said: “The Olympic community will always honour him for his unwavering belief in the unifying power of sport, despite witnessing one of the darkest moments in our history during the deadly attacks on the Israeli athletes at the Olympic Games Munich 1972. I will remember him for his moving speech at the remembrance ceremony in 2017.”

Ph. ©IsraelInside

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