Mark Schubert contatta il suo ex atleta Klete Keller e riflette sul ruolo dell’allenatore

Il tecnico americano Mark Schubert (81), probabilmente l’allenatore di maggior successo della storia di Usa Swimming, ha dichiarato ai media di avere contattato telefonicamente il suo ex atleta Klete Keller e di averlo sentito in lacrime e profondamente pentito, il 38enne due volte campione olimpico è stato incriminato da una corte federale per aver partecipato all’assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio, i capi di imputazione sono resistenza a pubblico ufficiale, accesso non autorizzato in edifici pubblici e comportamento violento.

Mark Schubert  si sofferma poi sul ruolo dell’allenatore, lui stesso confessa che spesso l’allenatore concentra tutta l’attenzione del proprio lavoro sull’atleta, sulla sua carriera, sui risultati e dice che forse occorrerebbe rivedere tale approccio: “ … pensare che c’è anche l’essere umano ”.

“Facciamo davvero poco nel preparare le persone alla vita dopo i loro successi come atleti. Molti di loro, sebbene siano considerati professionisti, se sono fortunati, guadagnano abbastanza per sbarcare il lunario per quell’anno”.

Come allenatori siamo interessati ad aiutarli a dare il loro meglio perdendo di vista quello che dovremmo guardare, la persona nel suo insieme e quello che succederà dopo, questa è certamente un’esperienza importante per me … Avrei potuto fare di meglio … Imparerò da questo e farò meglio con i miei atleti in futuro”.

“L’ho contattato per fargli sapere che tengo a lui e che ci sono, qualsiasi cosa possa fare.”

 

ph: Swimming World Magazine

 

 

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