Governo Draghi: non c’è il Ministro dello sport, ora che succede? Le ipotesi

Non è un bel segnale l’assenza nella pur nutrita squadra del governo di Mario Draghi di un dicastero dedicato allo sport.

In attesa del completamento della squadra con i nomi dei sottosegretari, si possono formulare alcune ipotesi:

  • La delega allo sport viene assegnata al sottosegretario alla presidenza del consiglio, Roberto Garofoli (tecnico), che la Gazzetta ci informa essere “appassionato di tennis”
  • Le competenze sullo sport rimangono appannaggio delle politiche giovanili, quindi di Fabiana Dadone (5 stelle), in prevedibile continuità con l’operato del predecessore Vincenzo Spadafora
  • Lo sport viene affiliato al turismo, come nel governo di Mario Monti (2011-2013), ovvero a Massimo Garavaglia (Lega)
  • Lo sport torna alle pari opportunità, come nella breve esperienza del governo di Enrico Letta (2013), oggi di Elena Bonetti (Italia Viva)
  • Lo sport torna orfano, come prima del 2006 quando era genericamente di competenza del ministro della cultura, oggi Dario Franceschini (PD)

Quale che sarà la soluzione, è evidente che lo sport non rientra fra le principali preoccupazioni del nuovo esecutivo, e chi si aspettava un cambio di passo dovrà ricredersi, o meglio prendere atto che di passo si tratta, ma indietro.

Ph. ©Presidenza della Repubblica, Attribution, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=99535285

Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative