Gli Assoluti post-Covid di Bori e Miressi dopo 34 giorni di stop: le parole di coach Antonio Satta

Abbiamo raggiunto il tecnico torinese Antonio Satta per una riflessione dopo i Campionati Italiani Assoluti Primaverili di Riccione che hanno visto i suoi due atleti di punta, Alessandro Bori (Fiamme Gialle/In Sport Rane Rosse) e Alessandro Miressi (Fiamme Oro/CN Torino) onorare la competizione nonostante il forzato stop, per positività al Covid, durato oltre un mese.

Com è stato l’avvicinamento ai Campionati di Riccione? 

È stato un avvicinamento molto particolare per il nostro gruppo di allenamento. La positività al COVID-19, sommata ai tempi tecnici necessari per svolgere le visite di idoneità, ci è costata trentaquattro (34) giorni di stop (da febbraio a inizio marzo).  Nella pratica abbiamo affrontato questo campionato, atteso da 5 anni, senza poter svolgere la fase di “costruzione “ della gara. I ragazzi però non hanno mai messo in dubbio la loro partecipazione alle gare e questo rappresenta una prova di maturità da parte loro. Non gli è mai mancato il desiderio di competere, a prescindere dagli imprevisti che si possono incontrare.

Come avete gestito l’ultimo periodo della preparazione? 

Il periodo di tempo trascorso dal rientro in acqua all’appuntamento di Riccione lo abbiamo gestito con la consapevolezza di dover improvvisare tutto. Abbiamo cercato di “ascoltare” le sensazioni reciproche e di lavorare sostanzialmente sugli aspetti della sensibilità e della tecnica di gara consapevoli di non avere il tempo minimo per costruire nulla di nuovo.

Il tuo bilancio degli Assoluti?

Alla luce di quanto accaduto ritengo che i due Alessandro (Bori e Miressi) abbiano ottenuto a Riccione un risultato importante. Alessandro Bori ha conquistato la medaglia di bronzo nei 50 stile libero confermando il podio ottenuto agli Invernali 2020, avvicinandosi anche al suo personale nei 100 metri. Miressi ha confermato la leadership dei 100 metri nonostante gli accadimenti delle ultime settimane, sfiorando per soli 5 centesimi il tempo limite per la sua prima qualificazione olimpica individuale, ha però ottenuto il pass olimpico per la staffetta e la qualificazione individuale per l’Europeo di Budapest. Sono dunque soddisfatto di questi quattro giorni perché abbiamo la convinzione che una volta passato questo complicato periodo saremo pronti a proseguire il lavoro per raggiungere il nostro obiettivo.

Chi saranno gli avversari più temibili a Budapest? 

Questa domanda, vedendo lo svolgimento dei 100 stile libero ai campionati russi, ha già una chiara risposta: da quella nazione arriveranno i pericoli principali in campo europeo. Ovviamente un 100 stile libero non è analizzabile a distanza ma si capirà di quali tempi si stia parlando quando saranno tutti sugli stessi blocchi. Certo è che le notizie da Kazan destano impressione, il che alzerà molto probabilmente il livello di molti atleti. Basti pensare che nel 2016 a Londra vinse Luca Dotto con 48.25 e che nel 2018 vinse Miressi con 48.01. A questo punto le considerazioni da fare sono due: c’è un titolo da difendere e non credo basteranno 48 secondi per portarlo a casa.

Cosa ne pensi dei 100 stile libero di Kazan? 

Quella dei campionati russi è stata una finale dal livello tecnico e dal tasso di talento che forse al momento non ha eguali a livello mondiale. Il crono di Kliment Kolesnikov è il biglietto da visita perfetto per gli Europei e per l’ Olimpiade di Tokio. A guardare il video mi è sembrato quasi “facile”. Sarà una bella sfida trovare questi atleti alle prossime manifestazioni.

 

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