Anthony Ervin, una poesia contro il CIO

Tre ori olimpici conquistati a sedici anni di distanza, una vita a dir poco avventurosa, Anthony Ervin risponde alle “raccomandazioni” del Comitato olimpico internazionale (CIO) che mirano a limitare la libertà di espressione degli atleti in occasione dei Giochi di Rio con un video contenente una poesia di rivendicazione.

Ho riflettuto a lungo sulle raccomandazioni della Commissione atleti del CIO riguardo la possibilità di protestare o manifestare sul podio olimpico…

Bene, non dovete preoccuparvene così tanto
Perché siete in cima a quel podio
In quei momenti, in quei brevi istanti
Guiderete il vostro paese

Se vi inginocchierete
Ci farete inginocchiare
Se alzerete il pugno
Ci farete alzare il pugno
Se piangerete lacrime di gioia
Piangeremo con voi
Se canterete
Canteremo al vostro ritmo

Nessuno può dirvi come ci dovete guidare
Dovete deciderlo voi

 

Persona mai banale, Ervin: laureato in letteratura inglese, primo nuotatore afroamericano a conquistare un titolo olimpico, ha messo all’asta la medaglia d’oro di Sidney 2000 per raccogliere fondi a favore dei sopravvissuti dello tsunami nell’Oceano Indiano del 2004. Affetto da Sindrome di Tourette, si autodefinisce un “buddista zen” “fieramente orgoglioso” delle sue origini ebraiche. Ritiratosi dal nuoto per nove anni (dal 2003 al 2012) è stato protagonista di uno dei più clamorosi comeback nella storia dello sport conquistando due ori a Rio 2016.

Ph. ©G.Scala/Deepbluemedia

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