Il manifesto di Vezzali: “Il paese riparte dallo sport, servono investimenti”. Ma i soldi non ci sono

La sottosegretaria allo sport Valentina Vezzali ha parlato alle Commissioni riunite di Camera e Senato per esporre le linee programmatiche del governo in materia di sport.

Dopo una lunga e dettagliata esposizione dell’importanza dello sport nella formazione dei giovani, nel miglioramento della salute pubblica e del contenimento della spesa sanitaria, Vezzali ha esposto i suoi desiderata: dall’insegnante di educazione fisica nella scuola primaria ai campus sportivi universitari, dalla parità di genere alle borse di studio per gli atleti, dallo sport di prossimità al turismo sportivo.

Ribadite le linee guida della riforma voluta da Vincenzo Spadafora, con un richiamo alle prerogative del CONI come promotore e organizzatore dell’alto livello e Sport e Salute che dovrà diventare un presidio dello sport sul territorio: in sostanza, il CONI dovrebbe occuparsi di agonismo e Sport e Salute dello sport di base, anche attraverso la gestione del Registro delle associazioni e società sportive. Un cambiamento non da poco, destinato a rivoluzionare la governance dello sport italiano.

Vezzali ha poi rivolto un pensiero al comparto sportivo dilettantistico, vantando i due miliardi già investiti a beneficio di operatori e gestori e anticipando un nuovo provvedimento specifico, volto a consolidare la posizione lavorativa dei collaboratori sportivi e incentivare il ritorno delle famiglie nei centri sportivi. Ha parlato inoltre di interventi di breve termine per favorire l’efficientamento energetico delle strutture e preannunciato “ulteriori riflessioni” per conciliare la stabilizzazione del precariato con l’equilibrio delle gestioni.

Alla voce impiantistica, che Vezzali considera la “leva principale” per il rilancio del settore, si anticipa il rifinanziamento del Fondo sport e periferie e si ricorda il miliardo di euro inserito nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Un manifesto certamente condivisibile ma nel quale manca l’elemento fondamentale: i numeri. Chi si attendeva tempi e cifre precise per i ristori dovrà attendere i prossimi provvedimenti del governo. Se abbiamo interpretato correttamente le indicazioni della sottosegretaria, quello che ci si può attendere nel breve periodo sono: voucher per i frequentatori degli impianti, rinnovo bonus collaboratori, finanziamenti agevolati per investimenti sulla valorizzazione energetica delle strutture, incentivi al partenariato pubblico privato, individuazione di correttivi per consentire a ASD e SSD di assorbire i maggiori costi del lavoro legati alla stabilizzazione degli operatori sportivi, punto sul quale si percepisce la granitica volontà di non compiere alcun passo indietro.

 

Ph. © Marie-Lan Nguyen / Wikimedia Commons, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33508471

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