Swimming Australia ammette: “Comportamenti inaccettabili che durano da decenni”

Alla fine Swimming Australia (SA) deve arrendersi all’evidenza, rilasciando un comunicato inequivocabile a seguito delle indagini interne avviate a seguito delle accuse di Madeline Groves (nella foto), che si era ritirata dai trials accusando i “misogini pervertiti e i loro tirapiedi” che popolano il nuoto australiano.

Groves lo scorso venerdì ha incontrato la commissione tutta al femminile costituita da SA: un incontro definito “produttivo” e al quale ha seguito sabato il suddetto comunicato:

Riconosciamo che dei membri della comunità del nuoto sono stati vittime di comportamenti inaccettabili, che in alcuni casi perdurano da decenni.

È stata avviata un’opera di correzione di questa situazione.

Siamo profondamente preoccupati e comprendiamo la gravità di queste segnalazioni. Abbiamo a cuore la nostra integrità e la nostra etica, e indagheremo con il massimo rigore

Nel frattempo il nuovo direttore generale Alex Baumann ha avviato un’indagine interna parallela ai lavori della commissione.

 

 

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