La sospensione della velocista Sha’Carri Richardson, “colpevole” di avere fumato marijuana in un momento di sconforto dopo avere saputo del decesso della madre biologica, ha riacceso negli Stati Uniti la discussione sulla liberalizzazione dell’uso ricreativo dei derivati della cannabis per gli sportivi.
I am human
— Sha’Carri Richardson (@itskerrii) July 1, 2021
L’Agenzia antidoping USA (USADA) chiede ora regole più flessibili per gli atleti risultati positivi alla cannabis, mentre si moltiplicano le voci di un’iniziativa della stessa Casa bianca per incontrare i vertici dell’Agenzia mondiale antidoping (WADA) e valutare un allentamento delle restrizioni dopo che il presidente Joe Biden ha manifestato solidarietà a Richardson affermando che “le regole sono regole, ma le regole si possono cambiare”.

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