La nuova formazione: SIT, una rivoluzione europea

L’Unione Europea ha sviluppato in questi anni il quadro europeo delle qualifiche (EQF) quale strumento formativo che serve di fatto per facilitare la comprensione e la comparabilità delle qualifiche nazionali. L’EQF promuove l’apprendimento permanente e lo sviluppo professionale in tutta Europa.

L’EQF è uno strumento uguale in tutti i paesi dell’Unione Europea basato sui risultati dell’apprendimento professionale ed è articolato su 8 livelli (per maggiore informazione si veda la pagina dell’UE https://europa.eu/youreurope/citizens/work/professional-qualifications/index_en.htm) per tutti i tipi di qualifiche fungendo quale strumento di “traduzione” tra i diversi quadri nazionali delle qualifiche esistenti. La scelta di creare questo strumento è stata la consapevolezza di voler contribuire a migliorare la trasparenza, la comparabilità e la portabilità delle qualifiche di ogni professionista e quindi per poter confrontare le qualifiche di paesi e istituzioni diversi.

L’EQF, quindi, comprende tutti i tipi e tutti i livelli di qualifiche e l’uso dei risultati dell’apprendimento rendendo chiaro ciò che una persona sa, capisce ed è in grado di fare. Il livello aumenta, come è intuibile, in funzione della competenza: il livello 1 è il più basso mentre l’8 il più alto. Cosa ancora più importante da sapere è che il sistema EQF è strettamente collegato ai quadri nazionali delle qualifiche al fine di fornire una mappa completa di tutti i tipi e livelli di qualifiche potendo, di conseguenza, le banche dati sulle qualifiche.

La storia dell’EQF parte nel 2008 tramite il trattato di Lisbona e viene successivamente rivisto nel 2017, revisione che ha mantenuto gli obiettivi fondamentali di creare trasparenza e fiducia reciproca nel panorama delle qualifiche in Europa. Gli Stati membri dell’Unione Europea si sono impegnati in questi anni a sviluppare ulteriormente l’EQF per renderlo più adeguato affinché venga agevolata la comprensione delle qualifiche nazionali, internazionali e dei paesi terzi da parte dei datori di lavoro, dei lavoratori e degli studenti.

Nel 2009, come iniziale presa di posizione del mondo sportivo alle qualifiche EQF, il CONI iniziò a definire un nuovo Sistema Nazionale di Qualifiche (SNAQ), il tutto per rispondere in maniera efficace alla sfida del cambiamento, con l’obiettivo di offrire al mondo sportivo e all’intera società italiana soluzioni idonee a potenziare le competenze degli operatori sportivi. Tutto ciò con la speranza di (tratto dal sito Scuola dello Sport):

1) definire modelli di qualifica e formazione basati su competenze chiaramente riferibili all’attività condotta sul campo dai vari profili di operatori;

2) facilitare la realizzazione di un sistema compiuto di formazione, di aggiornamento e di formazione continua omogeneo sul territorio nazionale e tra tutte le Federazioni;

3) allinearsi ad importanti evoluzioni nel contesto europeo e internazionale senza perdere flessibilità e capacità di rispondere alle specificità nazionali e federali.

L’EQF quindi opera con l’elaborazione di altri strumenti europei e internazionali per sostenere il riconoscimento delle qualifiche tramite:

  • L’elaborazione della raccomandazione del Consiglio Europeo del 26 novembre 2018 sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli di istruzione superiore, di quella secondaria, di quella universitaria e di quella professionale compresi i periodi di studio all’estero. Il tutto per indicare l’EQF come mezzo per promuovere la trasparenza e creare fiducia tra i sistemi nazionali di istruzione e formazione.
  • La direttiva 2005/36/CE, e successive modifiche, che riguarda il riconoscimento delle qualifiche professionali nell’UE, consentendo ai professionisti di attraversare le frontiere e di esercitare la loro attività o prestare servizi all’estero.
  • La convenzione sul riconoscimento di Lisbona diventa quindi un accordo internazionale gestito dall’UNESCO e dal Consiglio d’Europa, per consentire il riconoscimento delle qualifiche accademiche e professionali in Europa e oltre.
  • L’EQF è compatibile con il quadro delle qualifiche dello spazio europeo dell’istruzione superiore e con i suoi descrittori dei cicli. Il quadro è stato concordato, successivamente, nel 2005 dai ministri degli stati europei dell’istruzione coinvolti in quello che venne poi riconosciuto come “processo di Bologna”.

Per questo motivo dopo analisi molto accurate, anche in funzione della consapevolezza di aver instituito una formazione professionale in ambito sportivo molto elevata (come dichiarato da varie persone anche al di fuori della nostra Federazione) e per dare una base di qualifiche riconoscibili sia in ambito nazionale che europeo, il Settore istruzione tecnica guidato da Roberto Del Bianco ha attuato questa rivoluzione entrando nel sistema SNAQ del CONI mantenendo al contempo le nostre peculiarità che sono state riconosciute ed evidenziate.

 

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