Paolo Barelli: “Complimenti alla FINP, ma le medaglie non siano strumentalizzate per nascondere i problemi”

Il Presidente di Federnuoto Paolo Barelli non ha perso tempo nel complimentarsi con l’omologo FINP RobertoValori e con l’intera Squadra nazionale di nuoto paralimpico dopo gli straordinari risultati conseguiti fra le corsie dell’Aquatics Centre di Tokyo.

Desidero esprimere i più sentiti complimenti alla FINP, ai suoi atleti, tecnici e dirigenti, per gli eccellenti risultati alle Paralimpiadi che tanto lustro e tanta attenzione hanno portato al mondo del nuoto e all’Italia.

Noi pensiamo che inclusione, aggregazione ed emulazione siano fondamentali per la formazione e la crescita dei nuotatori, che siano giovani atleti o già affermati.

Noi siamo per una vita senza barriere, sia in piscina sia fuori, ed il nuoto può esserne un esempio virtuoso. Le piscine sono uniche. Il mondo dei normodotati e quello dei paralimpici hanno affrontato le stesse limitazioni.

Siamo riusciti a permettere di nuotare agli atleti di interesse nazionale con una certa continuità e pianificando attività comuni che avvicinassero ulteriormente i due movimenti, già sinergici grazie a protocolli d’intesa aggiornati nel tempo. Abbiamo messo a disposizione degli amici paralimpici i centri federali dove si allenano campioni come Federica Pellegrini, Gregorio Patrinieri e Gabriele Detti.

I risultati olimpici e paralimpici sono una positiva conseguenza, ma non devono nascondere o diventare una risposta strumentale da parte di chi intende coprire i problemi reali. Le piscine e le società che le gestiscono stanno vivendo una crisi economica e gestionale senza fine, molte sono fallite ed altre non riusciranno ad evitarlo senza adeguate misure di sostegno. Temo una ricaduta ulteriore in autunno.

La paura e l’incertezza generate dalle pavide e confuse norme anti Covid emanate dal governo stanno inibendo gli utenti ad iscriversi ai corsi e a frequentare le piscine. Senza utenti le piscine chiuderanno e sarà la fine delle medaglie olimpiche e paralimpiche, di una generazione in salute grazie alla pratica motoria.

È stato sottratto un anno e mezzo di sport a bambini e adolescenti in piena crescita e creato un buco economico e generazionale che sarà difficilissimo da colmare. Lo sport ha dimostrato di essere ancora una volta più pronto delle istituzioni ad affrontare i problemi grazie alla passione dei dirigenti delle società che a spese proprie riscono ancora ad assicurare l’attività sportiva sostituendosi a scuola, università ed enti locali. Tecnici e atleti hanno dimostrato di sapersi adattare alle situazioni con spirito di sacrificio e mutua assistenza.

I risultati eccezionali dei nostri fratelli e sorelle paralimpici sono l’ennesima dimostrazione di forza del nuoto, frutto di eccellenze tecniche e pianificazione, ma non sono la risposta ai problemi del mondo sportivo, delle società e degli impianti

 

Leggi il comunicato Federnuoto

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