USA, il presidente FINA Husain Al-Musallam ancora indagato per corruzione

L’agenzia di stampa nordamericana Associated Press (AP) ha rivelato che il presidente della FINA Husain Al-Musallam è ancora coinvolto in un’inchiesta sulla corruzione sportiva a livello globale.

Soggetto principale dell’inchiesta è lo sceicco Ahmad Al-Fahad Al-Ahmed Al-Sabah, indicato come “regista”delle elezioni del Comitato olimpico internazionale (CIO), a cominciare da quella di Thomas Bach alla presidenza. Al-Sabah è indagato per corruzione e associazione a delinquere.

Fra i documenti pubblicati da AP anche una richiesta del Dipartimento di giustizia inoltrata il 7 giugno 2017 dall’ambasciata USA in Kuwait per raccogliere informazioni su Al-Sabah, Al-Musallam e altri soggetti coinvolti. L’inchiesta sarebbe iniziata nel 2009.

Scrive AP:

I documenti visionati dal Dipartimento di giustizia riportano pagamenti per un totale di un milione di dollari dal Kuwait da conti riconducibili a collaboratori dello sceicco (fra i quali appunto Al-Musallam, NdR) a favore di un dirigente statunitense della Federazione internazionale del gioco del calcio (FIFA), Richard Lai, che ha ammesso le proprie responsabilità di fronte a una corte federale nel 2017 ed è tuttora in attesa della sentenza

Le accuse nei confronti di Al-Musallam erano già note al momento della sua elezione a presidente, accuse che l’interessato ha sempre smentito con forza. Anche durante le recenti Olimpiadi Al-Musallam ha dichiarato di non essere mai stato contattato dalla giustizia statunitense.

Al momento né la FINA né il CIO hanno commentato la notizia.

Leggi la notizia sul Washington Post [ENG]

Ph. ©G.Scala/Deepbluemedia

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