Salvare le piscine, l’iniziativa di FIN Sardegna: oltre 3,15 milioni dalla Regione per le gestioni

In un panorama a dir poco catastrofico per le società che gestiscono impianti sportivi in generale e natatori in particolare, una realtà territoriale si pone in netta controtendenza: è la Sardegna, dove le autorità locali hanno messo a disposizione per i gestori di piscine risorse importanti, nell’ordine di grandezza più volte richiesto dal Presidente di Federnuoto Paolo Barelli.

E proprio all’impegno della Federnuoto regionale, guidata dall’instancabile Danilo Russu, si deve questa grande attenzione che la politica ha rivolto agli impianti natatori. Abbiamo quindi raggiunto telefonicamente il presidente Russu per sentire dalla sua viva voce quali sono i passaggi che hanno portato a questo straordinario risultato.

Buonasera Danilo, ci racconti cos’è successo in Sardegna dall’inizio della pandemia in poi?

Immediatamente dopo la proclamazione del primo lockdown mi sono immediatamente attivato per richiedere un supporto alla Regione Sardegna nei confronti dei gestori di impianti natatori affiliati alla Federazione italiana nuoto per consentire loro di proseguire le attività di conduzione e manutenzione degli impianti che, come noto, anche da chiusi generano costi rilevanti. Ricordo che all’epoca non si aveva idea di quanto sarebbe durata la sospensione delle attività, pertanto tutte le piscine erano state mantenute in funzione.

Con l’aiuto di un ingegnere e confrontandomi con le società della Regione ho rapidamente predisposto uno studio sul costo effettivo della conduzione degli impianti in Sardegna, individuando un parametro che in base ai metri cubi d’acqua permettesse di calcolare l’entità del fabbisogno economico di ciascuna struttura. In base a questo parametro, che è stato utilizzato sia nel primo sia nel secondo lockdown, gli impianti sono stati suddivisi in cinque fasce in base alla quantità di acqua utilizzata, da un minimo di trecento a molte migliaia di metri cubi.

Gli aiuti ricevuti hanno consentito alle società di riprendere l’attività per gli atleti di interesse nazionale e di tenere comunque in funzione anche gli impianti inutilizzati o sotto inutilizzati, evitando le costosissime operazioni di svuotamento e successivo ricarico delle vasche.

Con l’ultima tranche di contributi deliberata in questi giorni, la Regione ha erogato complessivamente contributi per oltre 3,15 milioni di euro: una cifra davvero molto importante anche in considerazione del fatto che, sempre su iniziativa della nostra Federazione, nei due anni precedenti la pandemia la Regione aveva abbattuto il costo dell’acqua in considerazione del fondamentale ruolo sportivo sociale di sicurezza e sanitario giocato dalle piscine pubbliche. L’agevolazione, riservata alle società affiliate alla Federazione italiana nuoto, consisteva nell’abbattimento del 70% del costo dell’acqua nel 2018 e del 90% nel 2019.

Riassumendo, si è verificata un’efficace comunione di intenti fra la Federazione italiana nuoto e il Governo locale, che si è dimostrato interlocutore attento ed efficace prima e durante la pandemia di Covid. Si è trattato di un intervento determinante per garantire la sopravvivenza delle società affiliate, nessuna delle quali è stata costretta a fermarsi in via definitiva. Anzi, ad oggi tutte hanno ripreso l’attività.

Un ruolo proattivo della Federnuoto locale a favore dei propri affiliati, quindi. Ma le agevolazioni sono poi state estese anche ad altri soggetti?

Durante il primo lockdown i contributi sono stati riservati alle società affiliate in possesso della qualifica di Scuole nuoto federali. La seconda e la terza tranche di risorse sono state invece estese anche a società affiliate ad altre Federazioni o Enti di promozione sportiva, ferma restando la natura sportiva dilettantistica delle stesse.

IL MODELLO SARDEGNA: UN RIEPILOGO

1° Lockdown periodo Marzo, Aprile, Maggio 2020 per un totale di 76 giorni di chiusura

Per le gestioni affiliate alla Federazione Italiana Nuoto €.750.000,00 + €.300.000,00 per rimborso sino al 90% del costo dell’acqua: Art. 19, Comma 7 della legge regionale 23 luglio 2020, n. 22 (pubblicata sul BURAS n. 42 del 23/07/2020).

AVVISO PUBBLICO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LE SPESE DI GESTIONE SOSTENUTE DAI CENTRI SPORTIVI NATATORI DELLA SARDEGNA, NEI MESI DI CHIUSURA DURANTE L’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA COVID-19 (approvato con Determinazione dirigenziale rep. n.1437 protocollo n. 19082 del 21/10/2020)

a) Fascia A: piscine dai 1.000 mc ai 1.600 mc, costo giornaliero euro 400;

b) Fascia B: piscine dai 600 mc ai 999 mc, costo giornaliero euro 250;

c) Fascia C: piscine dai 300 mc ai 599 mc, costo giornaliero euro 175;

d) Fascia D: piscine dai 50 mc ai 299 mc, costo giornaliero euro 51.

Relativamente, invece, agli aventi diritto appartenenti alla “Fascia E”: piscine in affitto con esclusiva dello spazio acqua, Associazioni sportive dilettantistiche (ASD) o Società sportive dilettantistiche (SSD) che svolgono l’attività pagando un canone di locazione comprensivo di tutte le spese gestionali”, ad essi spetterà un contributo pari alla sommatoria dei canoni di locazione di competenza, comprensivo di tutte le spese gestionali, relativi ai 76 giorni di lock-down.

2° Lockdown mesi Gennaio,Febbraio, Marzo 2021

€.1.000.000,00 per tutte le gestioni FIN ed EPS.

Legge regionale 25 febbraio 2021, n. 4, art. 4, comma 1, lett. a). Avviso pubblico per la concessione di contributi per le spese di gestione sostenute dai centri sportivi natatori della Sardegna, nei mesi di chiusura, durante l’emergenza epidemiologica Covid-19, e per garantire la ripartenza

– Fascia A: piscine oltre i 2.000 mc: importo massimo riconoscibile euro 42.000;
– Fascia B: piscine dai 1.001 mc ai 2.000 mc: importo massimo riconoscibile euro 35.000;
– Fascia C: piscine dai 701 mc ai 1.000 mc: importo massimo riconoscibile euro 27.000;
– Fascia D: piscine dai 401 mc ai 700 mc: importo massimo riconoscibile euro 23.000;
– Fascia E: piscine dai 151 mc ai 400 mc: importo massimo riconoscibile euro 19.000;
– Fascia F: piscine dai 50 mc ai 150 mc: importo massimo riconoscibile euro 15.000;
– Fascia G: piscine in affitto con esclusiva dello spazio acqua: importo massimo riconoscibile euro 35.000.

Sia nel 1° lockdown che nel 2° la regione ha considerato, oltre al contributo per la chiusura anche un contributo di ripartenza di €.5.000,00 a copertura dello spese di sanificazione.

Sta per essere pubblicata la legge omnibus che stanzierà un contributo di €.1.185.000,00 per la copertura del periodo Aprile, Maggio, Giugno 2021 secondo i criteri del 2° lockdown

DOCUMENTI UFFICIALI REGIONE SARDEGNA

1° Lock_Down_Avviso pubblico

2°Lock_down_Avviso_Pubblico

SITO UFFICIALE FIN SARDEGNA

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