Uniti si vince: la Federazione italiana psicologi dello sport si presenta. Malagò: “Indispensabili per sanare le ferite del Covid”

Nella prestigiosa cornice del Salone d’onore del CONI si è conclusa la conferenza stampa di presentazione della neonata Federazione Italiana Psicologi dello Sport, costituita lo scorso 17 febbraio per unificare le associazioni e i professionisti di settore, in modo da conferire un assetto organico alla materia e fornire un servizio più completo e migliore agli oltre venti milioni di italiani che a vari livelli si cimentano nell’attività sportiva.

Tanto Nuoto•com in sala: speaker e conduttore dell’evento la nostra voce ufficiale Luca Rasi, mentre Diego Polani in qualità di vicepresidente e Paola Contardi come consigliera rappresentano un importante motore della neonata Federazione.

I lavori, trasmessi in diretta su piattaforma Zoom, sono stati aperti dalla vicepresidente del CONI Silvia Salis, che ha salutato con soddisfazione un’iniziativa che testimonia la rinnovata attenzione del mondo dello sport e delle istituzioni al tema della salute e del benessere mentale degli atleti.

Hanno poi preso la parola il presidente FIPSIS Antonio De Lucia e i vicepresidenti Diego Polani e Martina Gerin.

Antonio De Lucia:

Questo progetto è un atto di coraggio, e come tale è stato immediatamente riconosciuto dalle istituzioni: “Era ora” è il commento che ci è stato più frequentemente rivolto in questi mesi. Un’enorme soddisfazione a testimonianza di una rinnovata attenzione per i temi citati dalla vicepresidente Salis.

FIPSIS nasce dalla fusione delle tre sigle che in questi anni hanno cercato di rappresentare e consolidare la figura dello psicologo dello sport: la SPOPSAM di Martina Gerin, il movimento PDS di Diego Polani e la SIPSS rappresentata dal sottoscritto.

In pochi mesi di attività siamo riusciti a federare altre dieci sigle e associazioni di categoria, e oggi parliamo a nome di oltre centoventi colleghi. Per la nostra organizzazione abbiamo preso a modello la Federazione italiana medici sportivi, abbiamo predisposto una commissione tecnico scientifica e stiamo strutturando i comitati e i fiduciari territoriali.

Il nostro obiettivo è sensibilizzare tecnici e dirigenti per poter raggiungere in maniera capillare ed efficace gli atleti, che rappresentano il centro di gravità di tutte le nostre attività e iniziative.

Diego Polani:

Questa giornata è la realizzazione di un sogno e la conclusione di un percorso iniziato da molti anni insieme a un gruppo di colleghi interessati non solo agli aspetti scientifici ma anche alla rappresentanza e al consolidamento della professione.

In questo momento è importante tracciare una linea di demarcazione chiara e emanare una corretta informazione sulla differenza fra un professionista, laureato e specializzato in psicologia dello sport, e la pletora di mental coach più o meno improvvisati che aggrediscono il mercato con promesse mirabolanti di successo a breve termine.

Per ottenere questo obiettivo è indispensabile un lavoro capillare e credibile di affiancamento delle federazioni, dei dirigenti, dei tecnici, in un percorso di crescita comune che vede l’atleta come terminale e centro di tutte le attenzioni.

In ultimo, mi preme evidenziare come la pandemia di Covid abbia danneggiato pesantemente una generazione di adolescenti, verso i quali è necessario da parte nostra un supplemento di attenzione.

Martina Gerin:

Essere qui è una grande emozione, questa giornata rappresenta l’alba di una nuova era per la psicologia dello sport. Da oggi noi offriamo ai colleghi un punto di riferimento scientifico e organizzativo all’insegna non della concorrenza ma dell’integrazione delle competenze: nello scenario tratteggiato dai colleghi non solo c’è posto per tutti, ma c’è reale necessità del nostro intervento.

Vogliamo creare benessere psicologico e migliorare le performance di atleti, tecnici, dirigenti e ogni altro componente dello staff. Vogliamo aprire un dialogo con tutte le istituzioni politiche e sportive all’insegna del nostro motto: “uniti si vince”.

In rappresentanza del Comitato paralimpico un altro grande amico di Nuoto•com, il direttore tecnico della FINP Riccardo Vernole:

Per le caratteristiche della nostra attività e dei nostri tesserati il supporto psicologico è sempre stato un elemento fondativo dell’organizzazione. Ma lo psicologo non fornisce solo assistenza al singolo atleta, rappresenta un elemento di serenità per l’intero gruppo e una spalla essenziale per la direzione tecnica.

Il disagio inflitto dalla pandemia di Covid ci ha permesso di apprezzare con ancora maggiore consapevolezza l’importanza e l’essenzialità di questi professionisti, che hanno rappresentato una componente fondamentale delle vittorie che abbiamo conseguito a Tokyo: il lavoro di team è la chiave del successo, e quindi: grazie di esserci e grazie per questa iniziativa.

Hanno portato i loro saluti il presidente AICS Bruno Molea, il presidente ANCS Michele Panzatino, il dirigente del CC Aniene Paolo Tomassini, il presidente EDBF Claudio Schermi, la rappresentante LILT e Donne operate di tumore al seno Francesca De Santis.

Molto sentito l’intervento di Annalisa Minetti: atleta paralimpica (bronzo a Londra 2012 nei 1500m piani, artista, giornalista e scrittrice:

Tra me e il mio psicologo c’è un rapporto ormai simbiotico: la sua vicinanza mi ha aiutato a trasformare il talento in consapevolezza, di percepirmi come una macchina pressoché perfetta.

Lo studio e la formazione mi hanno permesso di diventare un’atleta competente, in grado di percepirsi e gestirsi correttamente sul campo gara. Ma questo non basta se non c’è la consapevolezza, e in questo interviene lo piscologo dello sport: paure, ostacoli, impedimenti attraverso un corretto approccio mentale si trasformano in opportunità e stimoli. Grazie a questo percorso sono diventata “specialmente abile”.

In chiusura, l’arrivo a sorpresa del presidente CONI Giovanni Malagò:

Innanzitutto complimenti per aver dimostrato la lungimiranza e la tenacia per unificarvi: unire le forze è un atteggiamento saggio e indispensabile nel panorama odierno.

Separati è difficile promuovere i propri valori e le proprie istanze, me ne rendo conto quotidianamente nel mio operato.

La fiducia nei vostri confronti è massima, come testimonia la scelta di mettere a vostra disposizione questo salone che è da sempre storicamente il cuore dello sport italiano. Il vostro operato è e sarà indispensabile per sanare le ferite del Covid, che ha compromesso il benessere psicofisico e il futuro sportivo di un’intera generazione.

In attesa della messa online del sito ufficiale, la Federazione è già attiva sui principali social media.

Il consiglio direttivo FIPSIS:

  • De Lucia Antonio
  • Gerin Marina
  • Polani Diego
  • Avancini Annalisa
  • Cirimbilli Luisa
  • Contardi Paola
  • De Lucia Federica
  • Jahier Miriam
  • Masserini Massimo
  • Paris Fabrizio

Ph. ©Nuoto•com, da sinistra: Polani, Gerini, Malagò, De Lucia

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