Fabio Scozzoli commenta il Mondiale. “Ceccon: prima giovane super-fenomeno, ora certezza tra i big”

In questa edizione dei Campionati del Mondo di nuoto, i lettori di Nuoto•com avranno l’opportunità di leggere le parole di un opinionista speciale, Fabio Scozzoli. Un riferimento per l’intero movimento natatorio, sempre posato e riflessivo, sempre disponibile attento e saggio. 

Fabio non ha mai nascosto la sua passione per lo studio dell’allenamento, raccontando proprio a Nuoto•com come in un futuro facilmente sarà a bordo vasca come allenatore.

Durante la pandemia ha approfittato per studiare, concentrandosi sulla preparazione atletica. Sempre seriamente impegnato in vasca, durante la stagione che si sta per concludere ha avuto l’opportunità di curare la preparazione atletica dell’Imolanuoto. 

Un onore per la redazione ed un privilegio poter leggere commenti e riflessioni del campione azzurro, già capitano della nazionale, tesserato per il Centro Sportivo Esercito e Imolanuoto, da poco più di un mese sposato con la sua Martina Carraro. 

Fabio Scozzoli sulla prima giornata di finali e semifinali del mondiale di Budapest, partendo da un commento su una stagione così ricca di appuntamenti: 

Al momento chi è al mondiale è concentrato seriamente sul mondiale. Credo sia difficile che atleti siano al mondiale di passaggio finalizzando la preparazione per gli europei. Al mondiale si va per fare il massimo e onestamente in questa edizione potrebbero esserci occasioni davvero interessanti, credo che la qualificazione alla finale dei 100 rana con il tempo di 60.7 non accada da almeno 15 anni. Analogamente per i 100 farfalla e per i 400 stile libero.

Diciamo che il livello medio un po’ più basso rispetto alle ultime edizioni, visti i numerosi appuntamenti della stagione. Ad esempio gli anglosassoni hanno finalizzato la loro preparazione per Giochi del Commonwealth, manifestazione che sentono molto di più di quanto accada a noi italiani per i Giochi del Mediterraneo. Quest’ultimo è comunque un appuntamento importantissimo, una gara internazionale importante per il CONI, ma è inevitabile che, a livello agonistico, per l’Italia del nuoto non richiami le stesse attenzioni di Mondiali ed Europei. 

E poi sulle gare di oggi: 

Per quanto riguarda l’Italia oggi abbiamo visto davvero delle belle gare.

In apertura Marco De Tullio ha chiuso quinto in finale con il suo personale: una bellissima gara, un quinto posto mondiale è davvero un grande riscontro. Marco si è confermato tra i migliori al mondo, continuando nella sua crescita, nonostante il recente cambiamento del gruppo di allenamento. Il suo percorso di crescita continuerà. Un ottimo risultato.

Forse Elena Di Liddo è stata l’unica un po’ sottotono, so che viene da una stagione non facile. Se devo fare un commento tecnico – pensando a quanto ho già più volte vissuto sulla mia pelle – quando al mattino nuoti bene e al pomeriggio peggiori, potrebbe essere causato da una forma non ancora ottimale: nel mio caso era a causa dello scarico. Magari anche per lei è così. In ogni caso sono convinto che agli europei in casa darà il meglio. Mi dispiace davvero per lei perché l’apertura al podio di questo mondiale è davvero importante, ricordiamo che all’ultima rassegna iridata chiuse quarta. In ogni caso avrà un ruolo determinante per le staffette di questo mondiale.

Thomas Ceccon è un atleta incredibile, ha dimostrato di essere arrivato ad un livello allucinante scendendo sotto i 23 secondi nei 50 farfalla (22”79). Non voglio ‘tirargliela’ e non credo sia superstizioso, ma credo che in finale possa giocarsi l’oro. A mio avviso Ceccon è l’atleta più completo e più forte della nazionale. Ricordiamo che all’Olimpiade arrivò quarto dietro all’americano e ai due russi, qui i due russi non ci sono. Inoltre se nei 100 dorso migliorerà come nel resto, promette spettacolo. Oltretutto lo vedo ancora più maturo, è cambiato e cresciuto. È più a suo agio anche nelle interviste. Prima era un super fenomeno tra i giovani, ora una certezza tra i big.

Nei 100 rana credo che Tete (Nicolò Martinenghi – ndr) abbia lasciato spazio a ben pochi commenti: l’ho visto nettamente superiore a tutti. Lui non è superstizioso e non me ne vorrà, credo che domani possa solo perderla (la medaglia). Sono d’accordo con Luca Sacchi nel commento al termine della gara: ha dato una sensazione di facilità
Ha chiuso in 58”4 nuotando benissimo e rilassato, non si è mai trovato in difficoltà, nemmeno alla fine. Questo significa che ne ha, domani nuoterà sotto i 58”.

Nella finale dei 400 misti non c’erano atleti italiani, però veder tremare il record di Michael Phelps mi ha fatto emozionare. Non avevo mai visto gareggiare Leon Marchand, è stato impressionante. Il campione olimpico Chase Kalisz ha nuotato 4’07”47 e sembrava un nuotatore qualsiasi. Alla Francia mancava una prestazione così. I 400 misti sono una gara che non guardo sempre con grande entusiasmo, ma questa volta l’ho fatto con attenzione: è stata una gara entusiasmante, a me piace tantissimo Daiya Seto che purtroppo non ha fatto una grande gara.

La staffetta 4×100 stile libero è stato un bellissimo bronzo. Dopo l’exploit olimpico, il podio mondiale è una conferma davvero importante.

Forse è mancato il miglior Miressi. Ma ricordiamo che negli ultimi anni ha sempre iniziato le gare importanti in sordina e poi si è sempre espresso al meglio man mano che gareggiava. Attenzione al grande Mire. Da un punto di vista tecnico credo che per un atleta della sua stazza non sia facile come per altri entrare in forma. Più massa hai e più hai bisogno di scaricare e di gareggiare…

Tutti gli altri azzurri sono andati fortissimo: Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo.

ITA – Italy, MIRESSI Alessandro, CECCON Thomas, ZAZZERI Lorenzo, FRIGO Manuel, Bronze Medal
4x100m Freestyle Relay Men
Swimming
FINA 19th World Championships Budapest 2022
Budapest, Duna Arena 18/06/22
Photo Andrea Staccioli / Deepbluemedia / Insidefoto

 

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