Logo Nuoto.Com
FD Franco Del Campo |   / Rubriche  / Disciplinaliquida

Dorsisti ribelli

Lo confesso. Ho un’antica predilezione per i dorsisti ribelli, specie se hanno baffi e capelli lunghi. Se poi sono impegnati nella difesa dell’ambiente e sono appassionati di Freud, allora è un’apoteosi

20220618_ASta_AS26169-e1655888689619.jpg

Lo confesso. Ho un’antica predilezione per i dorsisti ribelli, specie se hanno baffi e capelli lunghi. Se poi sono impegnati nella difesa dell’ambiente e sono appassionati di Freud, allora è un’apoteosi.

E quella di Thomas Ceccon , “esploratore” di tanti stili nel nuoto, è stata proprio un’apoteosi. Campione del mondo ai mondiali di Budapest ed autore di un tempo stratosferico: record mondiale in 51”60 nei 100 dorso. Prima di conquistare le vette più alte del nuoto mondiale ha esplorato diversi stili e distanze, dai misti al delfino allo stile libero per consolidarsi finalmente e fortunatamente nel dorso.

Forse, vista la passione per Freud, è stata un’elaborata ricerca della sua identità natatoria, conclusa con successo. Ha un fisico possente ed essenziale. Altezza 196 cm e 89 kg, ma a vederlo sembra magro. In semifinale, come succedeva a Roland Matthes , il più grande di tutti i dorsisti, e come pochi possono permettersi, ha rallentato l’ultima mezza vasca per non stancarsi troppo.

La sua finale, infatti, con titolo e record mondiale, è stata (quasi) perfetta. Partenza così così, bracciata potente, posizione alta sull’acqua, un elegante recupero della spalla che rende il dorso più fluido. E poi la virata rovesciata lunga e veloce per terminare con arrivo perfetto, che nel dorso non è scontato. Titolo e record. Poi, quando aveva ancora il fiatone, è arrivato il “mega” assegno (nel senso che era un cartellone) di 50.000 dollari, forse con una piccola caduta di stile.

Ma va bene così. Il nuoto, salvo rare eccezioni, è sempre stato uno sport povero, anche se poi –quando si è iniziato a vincere olimpiadi o titoli mondiali ed europei- è diventato via via più ricco, ma quanta fatica dentro quei soldi. Altro che il calcio, che continua a straparlare e strapagare i suoi giocatori con cifre impensabili e anche un po’ offensive in un mondo sempre più affaticato e in crisi. Ma questo è un altro discorso.

La parte bella ed importante e che l’Italia azzurra del nuoto non è rimasta orfana di Federica Pellegrini, che con il suo vecchio tempo sui 200 stile libero sarebbe andata a medaglia, la più grande nuotatrice italiana di tutti i tempi, che ha allargato la strada aperta da Novella Calligaris , prima a vincere un titolo mondiale (oro negli 800 a Budapest nel 1973) e medaglie olimpiche in azzurro. L’Italia azzurra ha continuato ad allenarsi, a faticare, gareggiare e vincere medaglie prestigiose.

A Budapest sono arrivati altri ori straordinari, in particolare dalla rana, con Nicolò Martinenghi , primo nei 100 con 58.26, che è anche record italiano, e poi secondo per 3 impercettibili centesimi nei 50 rana. Benedetta Pilato , che con i suoi 17 anni è la più giovane titolata di tutti i tempi, ha conquistato il mondiale nei 100 rana in 1’05”93. Ma il medagliere di Budapest si è aperto con il terzo posto nella staffetta 4x100 stile libero (3’10”95), con Alessandro Miressi, Thomas Ceccon, Lorenzo Zazzeri e Manuel Frigo .

E non è finita. C’è l’oro mondiale di Lucrezia Ruggiero e Giorgio Minisini non duo misto tecnico del nuoto artistico, che è una vittoria anche nei confronti degli stereotipi che guardano con qualche diffidenza gli uomini che “danzano nell’acqua”, senza sapere quanta fatica e armonia, fiato e potenza ci vogliano in questa disciplina. Medaglia di bronzo, poi, anche per le azzurre del sincronizzato tecnico a squadre.

Certo, qualcuno non ha mantenuto le promesse, ma record e medaglie non si possono ordinare come in un menu al ristorante. Certo, qua e là, abbiamo qualche “buco” tecnico, ma dietro questi risultati c’è tanta intelligenza, cultura, formazione, fatica, impegno. E tanto meglio se c’è ancora qualche “ribelle” (speriamo che non si tagli baffi e capelli) che nuota senza dimenticare la crisi ambientale e che frequenta Freud…

Ph. © Deepbluemedia

FINA 19th World Championships Budapest 2022

ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI

UNISCITI

NON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Articoli Correlati
Condividi

Disciplinaliquida

La mia prima volta: Barcolana Nuota 2023

mail-1-e1696325055592.jpeg

Disciplinaliquida

Acque libere

20230720_ASta_AS29368-e1690093122730.jpg

Disciplinaliquida

Meraviglie Azzurre

20220817_DMon_DM74791-e1660824677595.jpg

Disciplinaliquida

Never forget

20220618_ASta_AS03712.jpg

Disciplinaliquida

Il Nuoto Lento per una lunga vita attiva

20150810_KUGLER-Grete_KTL5836.jpg

Disciplinaliquida

Una miniera di umanità

20210804_GSca_TY67624.jpg

Disciplinaliquida

Kafka in piscina

Schermata-2021-05-11-alle-14.41.41.png

Disciplinaliquida

Riscoprire il ruolo dello sport nella società italiana

Giuramento_Mattarella_Montecitorio-e1613495296432.jpg

Disciplinaliquida

Senza inno e bandiera. Lo sport italiano non merita questo

athulraj-kv-YXTN-hn5D7w-unsplash-e1611652767562.jpg

Disciplinaliquida

Essere vecchi oggi: un manifesto per una lunga vita attiva

Nuoto-com placeholder

Disciplinaliquida

L’Olimpiade è una religione

pierre-de-coubertin.jpg

Disciplinaliquida

Quando muoiono gli dèi

8155199-e1577092324361.png

Disciplinaliquida

Giornata plastic free al Centro federale di Trieste

Schermata-2019-09-19-alle-10.11.11.jpg

Disciplinaliquida

Invecchiare oggi

Nuoto-com placeholder