Uguaglianza di genere nello sport: le congratulazioni di Thomas Bach per l’impegno del Consiglio Olimpico dell’Asia

Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO) Thomas Bach, durante un breve videomessaggio, si è congratulato con il Consiglio Olimpico dell’Asia (OCA) per gli sforzi e i risultati che sta raggiungendo per migliorare l’uguaglianza di genere con particolare riferimento alle opportunità sportive per le donne in tutto il continente Asiatico.

Nonostante l’uguaglianza di genere sia un diritto inalienabile dell’uomo, sancito nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ancora oggi risulta essere tema di numerosi dibattiti. Tuttora le condizioni della donna, in molte culture, non vengono ancora parificate a quelle dell’uomo; la situazione femminile nei paesi orientali ne è un esempio.

Uno dei ruoli del CIO, che possiamo leggere all’interno della Carta Olimpica, è proprio quello di: “promuovere le donne nello sport ad ogni livello e in tutte le strutture, per una rigorosa applicazione del principio di uguaglianza tra i sessi”.

A tale proposito Thomas Bach ricorda che alle Olimpiadi di Tokyo 2020 il quarantotto percento dei partecipanti era di genere femminile; l’obiettivo è quello di raggiungere la piena parità di genere a Parigi 2024. Il progresso è visibile non solo a livello di atleti presenti sui campi da gioco, ma anche, a partire da quest’anno per la prima volta nella storia, rispetto all’ugual numero di donne e uomini in tutte le Commissioni Olimpiche.

L’impegno e le giuste strategie politiche che il presidente dell’OCA Raja Randhir Singh ha dimostrato di avere e di essere in grado di attuare per il raggiungimento della parità sessuale nello sport sono state illustrate durante un seminario tenutosi nella capitale del Bahrain in Medio Oriente; l’argomento affrontato è stato particolarmente apprezzato dal presidente del CIO.

Sentir parlare di uguaglianza di genere nei paesi Orientali, dove la donna è sottoposta a leggi che ne approvano l’inferiorità in contrasto con i diritti universali dell’uomo, è un punto di partenza per affermare la parità dei sessi, almeno a livello sportivo.

Articoli correlati

 

 

 

Sara Curtis: "Sorridere è una buona medicina. Mi fido di Thomas, ma soprattutto lui si fida di me."

Sara Curtis: “Sorridere è una buona medi...

Il sorriso è il suo biglietto da visita. Per Sara Curtis si tratta di una stagione che sta evolvendo in ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative