Michael Klim nuota per raccogliere fondi per i bambini malati

Solo due anni fa il nuotatore olimpico Michael Klim (45) ha ricevuto la devastante notizia di avere la polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP), una rara malattia autoimmune che colpisce gli arti. Tuttavia, nonostante questa malattia debilitante, Klim ha ha recentemente iniziato ad allenarsi in palestra e a fare ciò che ama di più, cioè nuotare.

Klim collabora con Brainwave Australia e sta chiedendo agli australiani di nuotare ogni giorno per l’intero mese di marzo al fine di raccogliere fondi per i bambini con lesioni e malattie cerebrali. La sfida Brainwave Klim Swim ha come obiettivo di nuotare  un totale di 34.000 km e di raccogliere oltre 300.000 dollari australiani da devolvere ai bambini con disturbi neurologici e supportare le loro famiglie.

Michael Klim  

“Il nuoto mi ha dato uno scopo, motivazioni, sfide e ricompense nella vita. È ora di utilizzare il nuoto per sensibilizzare le persone sulle condizioni neurologiche che colpiscono migliaia di australiani e che colpiscono anche me. Raccoglieremo fondi per Brainwave Australia da destinare ai bambini con lesioni e malattie cerebrali, e per le loro famiglie”.

Nonostante la sua determinazione nel riprendere ad allenarsi e a nuotare, Klim ha recentemente parlato di quanto la malattia abbia influenzato la sua salute fisica. Ora può stare in piedi solo su una gamba ed ha detto che gli effetti della malattia sono “difficili da comprendere“.

La sfida Klim Swim di Brainwave spera di aiutare i bambini australiani che soffrono di disturbi cerebrali e di sensibilizzare il pubblico sui loro bisogni, mentre Klim stesso, nonostante le sue difficoltà, dimostra come la passione e la perseveranza possano superare le avversità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Brainwave Australia (@brainwaveaus)

 

Articoli correlati

Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative