Aspettando Fukuoka 2023. Il ricordo dei protagonisti del 2001. Emiliano Brembilla.

Il nuoto mondiale è tornato a Fukuoka ventidue anni dopo l’edizione svolta dal 16 al 29 luglio del 2001 con la direzione tecnica di Alberto Castagnetti, ripercorriamo quella rassegna con alcuni dei protagonisti: è il turno di Emiliano Brembilla.

 

 

Erano finite da poco le Olimpiadi di Sydney e la delusione era tanta perché persi il terzo posto nei 400 stile per un solo decimo di secondo. Sarebbe stato bello essere lì assieme a Fioravanti, Rummolo e Rosolino perché secondo me lo meritavo. C’era un posto anche per me tra di loro, ma una serie di sfortune mi ha portato a quello. Quindi, la prima cosa da fare è stata buttare la testa di nuovo sott’acqua e iniziare a preparare la stagione successiva, quella che mi avrebbe portato ai Mondiali di Fukuoka del 2001.

La stagione è iniziata confrontandoci un con Castagnetti sul fatto di lasciare da parte un pò i 1500 e concentrarci meglio sui 400 stile. Abbiamo preso la strada inversa, cioè concentrarci di più sulla resistenza alla velocità. Quindi, ne giovava anche il 200 stile in una futura staffetta quattro per due e avremmo così migliorato un po’ la velocità di base e saremmo riusciti a passare più veloci nei quattro stile. Tutto l’anno l’abbiamo strutturato in questo modo ed è arrivata la partenza per Fukuoka.

Tre settimane prima dell’inizio delle gare abbiamo iniziato il ritiro a Toyama ed è stato molto bello. L’accoglienza dei giapponesi è stata super sin dall’inizio. Eravamo serviti e riveriti, e si mangiava molto bene. Il ritiro è stato molto bello, ricco di emozioni e di divertimento come quasi tutti i ritiri. Ma la cosa sorprendente è stata la grande disponibilità del popolo giapponese nell’accoglierci. Portavano i bambini all’inizio di ogni  allenamento con la maglietta in cui c’era stampata la bandiera dell’Italia con la scritta sia in italiano che in giapponese che conservo ancora. Ci salutavano sempre a ogni nostro arrivo con la bandierina italiana, veramente bellissimo. Abbiamo scoperto quanto il popolo giapponese rispetta lo sport e rispetto noi.

Il primo giorno si cominciava subito con i 400 stile e sapevo di avere per l’ennesima volta in gara il signor Ian Thorpe e Grant Hackett e poi questo Massimiliano Rosolino, mio avversario eterno, che veniva dalle Olimpiadi con 3:43. Ddiciamo che i primi due posti erano quasi chiusi, per via dei tempi che avevano già fatto e quindi volevo infilarmi anch’io nel terzo posto e così fu. Feci una gara un po’ più veloce della gara di Siviglia (Europei), che riconosco come la mia gara top, e sono riuscito a tornare altrettanto veloce. Feci il mio primato personale nei 400 stile (3:45.11), e arrivai terzo. Quindi, il mio riscatto post Olimpiade avvenne.

FINALE 400 STILE LIBERO

Il susseguirsi delle gare portava emozioni anche su altri ragazzi come Domenico Fioravanti che aveva preso l’argento nei 100 rana e poi c’era Alessio Boggiatto che vinse i 400 misti. E poi, l’ultimo giorno i sensazionali 200 misti di Massimiliano. Ma la parte più bella è stata la staffetta. Dopo il 400 stile, Alberto (Castagnetti) ha voluto farmi fare i 200 stile libero, sia la batteria che la semifinale, passai turno e feci anche la finale. Già li vidi che c’erano buone sensazioni, il momento più bello è stato durante la staffetta, una quattro per due che ha iniziato a crescere nei mesi precedenti a Fukuoka, non pensavamo di andare così veloce e poi al mondiale stavamo tutti bene.

Naturalmente il primo frazionista ero io che dovevo lanciare la staffetta. Non ho fatto il mio personale però diciamo che ho fatto un buon 200 stile, poi è Massimiliano in ultima frazione è riuscito a toccare secondo posto davanti agli americani e con 7.10.86 abbiamo realizzato il record europeo che penso che ricorderemo in eterno. Quando sono salito sul podio, assieme agli altri miei tre compagni di squadra, con il vicino il tempo che avevamo fatto, è stato un sogno bellissimo.

Naturalmente il mondiale per tutti noi è stato un gran mondiale. Durante festa final eravamo così felici che al posto di essere in tribuna durante la cerimonia di chiusura della piscina, con il presidente della FINA e della LEN che facevano i loro discorsi,  noi abbiamo fatto un po’ gli invasori di campo e nel buio dell’impianto ci siamo buttati in vasca, mi ricordo che nessuno ci vedeva, fatto salvo qualcuno dei nostri, poi  hanno acceso la luce puntando  i riflettori su di noi in acqua, eravamo io, Beccarelli, Cappellazzo e Rosolino, al termine della cerimonia buttavamo in acqua tutti gli atleti vestiti che a turno scendevamo dalla tribuna, l’euforia di ha fatto fare un pò i pazzi.

Diciamo che ricordo benissimo questi mondiale, sotto l’aspetto sportivo e per il divertimento.

PODIO 4X200 STILE LIBERO • FUKUOKA 2001

  • 1) AUSTRALIA WR 7.04.66
  • 2) ITALIA  7.10.86 ER
  • 3) STATI UNITI 7.13.69

Emiliano Brembilla – Photo G.Scala / DBM / Insidefoto

 

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