La fondazione Simone Manuel in favore della comunità BIPOC

La due volte campionessa olimpica Simone Manuel, prima donna colored a vincere l’oro olimpico in una gara individuale (100 stile libero – Tokyo 2016) ha lanciato la Fondazione che porterà il suo nome con l’obbiettivo di agevolare la frequentazione delle piscine e conseguentemente quello di aumentare la sicurezza in acqua della comunità BIPOC (Black, Indigenous, People of Color).

Simone Manuel conosce  bene tutte le difficoltà che le persone di colore affrontano nel praticare il nuoto, ha collaborato per diversi anni con alcune organizzazioni che lavorano per rendere il nuoto più inclusivo, inclusa la collaborazione come Ambassador di USA Swimming Foundation e la  partnership con la scuola “I Promise” di LeBron James, la sua fondazione è una sintesi di queste esperienze e lavorerà al suo nuovo progetto per cercare di salvare vite e combattere le preoccupanti statistiche  di annegamenti tra la comunità BIPOC che risultano essere 1,5 volte superiori rispetto a quello delle persone bianche a causa della difficoltà di accesso e frequentazione delle piscine.

Simone Manuel sta attualmente allenandosi con l’obiettivo di qualificarsi per le Olimpiadi di Parigi nel prossimo anno, prima delle olimpiadi di Tokyo 2020 ha dovuto affrontare la sindrome da overtraining  che ha condizionato per lungo tempo la sua preparazione ed anche la qualificazione olimpica individuale nei 100 stile libero, nonostante ciò partecipò ai Giochi vincendo il bronzo con la staffetta 4×100 stile libero, in seguito prese una lunga pausa dalle competizioni per poi riprendere la preparazione 17 mesi dopo in Arizona con il tecnico Bob Bowman.

Prima di immergersi completamente nella preparazione olimpica, Simone Manuel ha voluto avviare la sua fondazione e nel contempo ha anche collaborato con Arena per lanciare una linea di costumi da bagno, i cui proventi saranno parzialmente devoluti ai bambini sostenuti dalla sua fondazione.

Articoli correlati

 

 

 

Sara Curtis: "Sorridere è una buona medicina. Mi fido di Thomas, ma soprattutto lui si fida di me."

Sara Curtis: “Sorridere è una buona medi...

Il sorriso è il suo biglietto da visita. Per Sara Curtis si tratta di una stagione che sta evolvendo in ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative