Reintegro atleti russi. Evgeny Rylov: “Se dovessi firmare una tale dichiarazione, mi rifiuterei”

Il due volte campione olimpico di nuoto russo Evgeny Rylov (26) ha dichiarato ai media nazionali che non sottoscriverebbe un documento con le condizioni normative richieste da World Aquatics per il reintegro degli atleti russi e bielorussi  nelle competizioni internazionali, rinunciando di fatto ad una possibile qualificazione per i Giochi di Parigi 2024, fermo restando che probabilmente il fuoriclasse russo, anche decidesse di accettare le richieste, non potrebbe soddisfare alcune dei criteri imposti dalla federnuoto mondiale (seguono).

Evgeny Rylov

Si possono contare sulle dita di una mano gli atleti che soddisferebbero questi requisiti. Se dovessi firmare una tale dichiarazione, mi rifiuterò … Firmarla significa riconoscere che il tuo paese è cattivo. Stiamo aspettando di vedere cosa succederà.  Per ora ci stiamo preparando per le nostre competizioni, che si terranno in Russia. Credo che dovremmo competere solo se vengono completamente ripristinati tutti i nostri diritti, altrimenti rimarremo atleti neutrali per il resto della nostra vita.”

Seguono alcuni dei principali criteri stabiliti da una task force istituita da World Aquatics nell’aprile scorso in seguito alle raccomandazioni inviate dal Comitato Olimpico Internazionale alle federazioni internazionali nel mese di marzo per re-introdurre nelle competizioni internazionali gli atleti russi e bielorussi.

  • Gli atleti e lo staff di supporto possono partecipare alle competizioni solo a condizione che rispettino tutti i regolamenti di World Aquatics, non abbiano alcun contratto o accordo in essere con l’esercito russo o bielorusso o altre agenzie di sicurezza nazionale e non abbiano sostenuto la guerra in Ucraina in “qualsiasi forma di espressione verbale, non verbale o scritta”. World Aquatics ha nominato un panel per verificare che atleti, allenatori e funzionari non abbiano mostrato alcun sostegno alla guerra, tramite dichiarazioni, post sui social media o preso parte a manifestazioni pro-guerra.
  • Le bandiere di entrambi i paesi non possono essere utilizzate,  gli atleti saranno identificati attraverso la bandiera World Aquatics, medesima condizione per gli inni nazionali, per qualsiasi cerimonia che riguardi Russia e Bielorussia sarà utilizzato l’inno di World Aquatics.
  • Gli atleti sono tenuti a indossare divise di colore bianco, non sono ammessi eventuali segni distintivi della propria nazione.
  • Gli atleti non potranno partecipare alle conferenze stampa e/o essere intervistati nella mixed zone.
  • Saranno implementati ulteriori protocolli antidoping, tra cui un “Programma antidoping mirato” con test specifici, indagini approfondite e un attento monitoraggio del passaporto biologico dell’atleta.

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