Ariarne Titmus dice addio ai controlli antidoping

A pochi giorni dall’annuncio del ritiro, Ariarne Titmus è stata ufficialmente rimossa dal pool di controllo antidoping della WADA e non dovrà più fornire informazioni di reperibilità per i test fuori competizione. «Questa notizia sembra irreale», ha dichiarato la fuoriclasse australiana, che a soli 25 anni lascia il nuoto al culmine della carriera.

Con otto medaglie olimpiche, di cui quattro ori – compresi i due consecutivi nei 400 stile libero a Tokyo 2020 e Parigi 2024 – e diversi primati mondiali, Titmus si avvia verso un posto certo nella Hall of Fame del nuoto. Inizialmente aveva pensato a una pausa dopo Parigi per poi puntare a Los Angeles 2028, ma ha ammesso di non avere più la motivazione per competere: «Aspettavo di sentire tornare quella fiamma dentro, ma non è successo. So cosa vuol dire vincere un oro olimpico, ma ora riesco a immaginare la mia vita anche senza quello, e sono serena. È un grande peso in meno: andare a un’Olimpiade da favorita è durissimo».

Ripensando al lungo percorso nei controlli antidoping, Titmus ha ricordato con ironia: «Ho fatto il mio primo test a 12 anni e persi persino una festa di compleanno. A 15 anni ero già entrata nel sistema dei whereabouts. Dopo dieci anni a registrare orari, allenamenti e viaggi, sapere che non devo più farlo… questa notizia sembra davvero irreale!».

Il suo allenatore Dean Boxall, con cui aveva iniziato a discutere un possibile rientro, ha accolto con rispetto la scelta: «Mi aspettavo potesse insistere perché continuassi – ha detto Titmus – invece è stato l’opposto: orgoglioso, felice per me e pronto a sostenermi in questa nuova fase di vita».