Logo Nuoto.Com
RE Redazione |   / Notizie  / Estero

Insurrezione del 6 gennaio: Klete Keller si dichiara colpevole

Secondo i reporter presenti in aula ha dichiarato di voler "fare ammenda" dei suoi crimini.

kdkdk-U3301418902324wmE-U3902445808700lSD-528x329@Gazzetta-Web_528x329-1-e1610607240268.jpg

Klete Keller si è dichiarato colpevole del reato di interruzione di attività governative attraverso la sua partecipazione all'insurrezione del 6 gennaio scorso, quando migliaia di attivisti pro Donald Trump assaltarono la sede del parlamento USA.

Il 39enne campione olimpico ha così ammesso uno dei sette reati a lui contestati in un'ottica di cooperazione con la corte, e potrebbe per questi ricevere una condanna fra 21 e 27 mesi di carcere, con le eventuali riduzioni per buona condotta.

La procura del District of Columbia, competente per territorio, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

Keller ha ammesso di essere entrato in Capitol Building alle 14.39 del 6 gennaio attraverso un corridoio sul lato Ovest dell'edificio. Indossava una giacca bianca rossa e blu con la scritta "USA" (la divisa della squadra nazionale di nuoto, NdR), aveva una bandana azzurra intorno al collo e occhiali da sole.

Secondo le sue dichiarazioni, Keller è entrato nella sala Rotunda e ha scattato foto e girato video. Poi ha proseguito lungo il corridoio della Ohio Clock Room insieme ad altri manifestanti e ha filmato le forze dell'ordine che cercavano di impedire l'irruzione. Sempre secondo le sue dichiarazioni, ha gridato "F*****o Nancy Pelosi" e "F*****o Chick Schumer" (rispettivamente speaker democratica e senatore dello stesso partito, NdR) prima di venire spinto dalla massa verso le forze di polizia.

Alle 14.51 è tornato nella sala Rotunda dove ha continuato a raccogliere foto e video. Alle 15.02 le forze di polizia sono entrate nella sala per spingere i manifestanti verso l'uscita sul lato Est. Keller non si è mosso. Alle 15.08 ha preso a gomitate dei poliziotti che cercavano di allontanarlo ed è rimasto nell'aula insieme alla folla, battendo le mani e opponendo resistenza allo sgombero anche quando la polizia ha utilizzato il gas lacrimogeno. Ha infine abbandonato l'edificio alle 15.30

Dopo l'insurrezione Keller ha distrutto il suo telefono e gettato via la giacca di team USA per non essere identificato.

Secondo i reporter presenti in aula ha dichiarato di voler "fare ammenda" dei suoi crimini.

Leggi la notizia sul Guardian [ENG]

NOTIZIE CORRELATE

ENTRA NEL NOSTRO CANALE TELEGRAM PER AVERE COSTANTI AGGIORNAMENTI

UNISCITI

NON PERDERTI NESSUNA NOTIZIA SUL NUOTO ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER

Articoli Correlati
Condividi

Estero

Germania. ADHD e nuoto d’élite: la sfida (vinta) di Angelina Köhler e Ole Braunschweig.

Estero

Lana Pudar all'Università della Virginia con Sara Curtis

Estero

Londra presenterà la candidatura per i Giochi del 2040.

20120728_GSCA_LO00663-e1617038926902.jpg

Estero

Duncan Scott in in Parlamento per discutere del futuro delle piscine: “Sono un bene vitale per la comunità”.

Estero

Russia. Il bilancio di Kazan del DT Andrey Shishin. Gioie e delusioni.

Estero

Sara Curtis ha annunciato il suo impegno verbale con l'Università della Virginia.

Estero

Spagna. Cade un pezzo del tetto, ma la gara prosegue. VIDEO

Estero

Daniel Wiffen mette nel mirino il primato del mondo. "Non so in quale gara potrei fare il record, ma penso di essere vicino in tutte".

Estero

Un quadriennio contro la violenza per la Federazione Francese di Nuoto

FFN

Estero

Australia. Presentato il piano strategico 2025-2032. "“Swimming 2032 – Inspire Australia Through Swimming”.

Estero

Swimming Australia estende il contratto con arena fino a LA2028

Estero

Zimbabwe. Rapina con furto dei cimeli olimpici a casa dei genitori di Kirsty Coventry

Estero

Michael Bohl e le sue prime nove settimana in Cina.

Estero

Tatiana Belonogoff si ritira