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CdM Berlino. "Open Category". LSVD: "Siamo sorpresi che la creazione di una categoria speciale venga venduta come un successo di inclusione."

"Temiamo che soprattutto le atlete trans* debbano ora fare coming out pubblicamente."

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LSVD

A seguito della comunicazione World Aquatics circa il Test Event della nuova "Open Category" per atleti transgender  in occasione della Coppa del Mondo di Berlino (6-8 ottobre); prima esperienza sul campo utile alla federnuoto internazionale per raccogliere indicazioni per il futuro, arriva puntuale la presa di posizione dell'Associazione Lesben- und Schwulenverband (LSVD), la più grande associazione LGBT della Germania con oltre 3.000 soci e 70 organizzazioni affiliate, che tramite un comunicato stampa ufficiale dice di non ritenere tale iniziativa inclusiva, ma escludente.

Mara Geri del consiglio nazionale LSVD

Siamo sorpresi che la creazione di una categoria speciale venga venduta come un successo di inclusione. Il tentativo di costringere le persone trans* in una categoria separata o aperta è un passo indietro nella lotta per l'accettazione e l'uguaglianza delle persone trans*.

Invece di dare a tutti gli atleti la possibilità di gareggiare nella categoria di genere che corrisponde alla loro identità di genere o di ripensare completamente queste categorie di genere, si inventa una terza categoria escludente. Soprattutto le donne trans* si vedono così negata la loro identità di genere, non potendo competere con tutte le altre donne. Temiamo che soprattutto le atlete trans* debbano ora fare coming out pubblicamente.

Inclusione significa soprattutto appartenenza e non separazione. Questa idea dovrebbe guidare anche la Federazione mondiale del nuoto. Le donne trans* sono donne, gli uomini trans* sono uomini, e questo dovrebbe valere per tutte le competizioni.

La partecipazione degli atleti transgender alle competizioni sportive è un argomento controverso e molto dibattuto. Le organizzazioni sportive hanno adottato diverse politiche nel tentativo di trovare un equilibrio tra il desiderio di creare un ambiente inclusivo e il bisogno di mantenere una competizione equa, ragione per cui le normative sono e saranno in continua evoluzione nei prossimi anni.

La nuova politica sull’inclusione di genere è entrata in vigore il 20 giugno 2022.

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