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Conflitto Ucraina. FINA ci ripensa e rivaluta le posizioni di Russia e Bielorussia

L'Ufficio FINA riconosce che in alcune circostanze le preoccupazioni sulla sicurezza degli atleti e sulla fattibilità degli eventi potrebbero giustificare l'esclusione degli atleti e/o delle squadre.

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Il bureau della FINA si è riunito in videoconferenza per rivalutare le decisioni prese la settimana scorso in merito all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia con il sostegno della Bielorussia.

In precedenza era stato deciso che nessun atleta o funzionario della Russia e della Bielorussia avrebbe potuto partecipare alle competizioni internazionali sotto il nome di Russia o Bielorussia, sia individualmente che come squadra, avrebbero potuto partecipare solo come atleti o squadre neutrali, quindi sul campo gara non potevano essere esibiti simboli, colori, bandiere nazionali e non potevano essere suonati i rispettivi inni nel corso degli eventi internazionali, adesso l'Ufficio FINA riconosce che in alcune circostanze le preoccupazioni sulla sicurezza degli atleti e sulla fattibilità degli eventi potrebbero giustificare l'esclusione degli atleti e/o delle squadre.

Nel nuovo comunicato si legge che sono state apportate delle nuovo modifiche allo statuto FINA che consentono di escludere questi due paesi dalle competizioni se necessario, vale a dire che saranno fatte delle valutazioni caso per caso al fine di  salvaguardare la sicurezza e lo spirito di ogni competizione, tale decisione è stata sostenuta dalla maggioranza dei membri del Comitato Atleti, la FINA esaminerà tutti gli eventi in calendario prima di prendere nuove decisioni.

Il neo eletto alla presidenza della LEN, il portoghese Antonio da Silva, guiderà un comitato direttivo congiunto con FINA per assistere economicamente la federnuoto dell'Ucraina, in chiusura di comunicato FINA dichiara che sono state adottate delle misure per garantire l'effettuazione dei test antidoping da parte dell'agenzia indipendente ITA agli atleti dei tre paesi.

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