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Convegno ANIF- Lo sport come farmaco. Il ministro Abodi: “Presto un tavolo interministeriale”

Movimento per la Salute: la prescrizione dell’esercizio fisico strutturato come farmaco. Collaborazione strategica tra medici di famiglia, medici sportivi, pediatri, specialisti, chinesiologi e Centri Sportivi.

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Dopo la modifica dell'art. 33 della Costituzione con l'inserimento del nuovo comma “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme” si sta lavorando affinché lo sport possa essere prescritto dal medico come "difesa immunitaria individuale e sociale", questo il tema dibattuto nel corso del convegno nazionale organizzato dall’ ANIF  “Movimento per la Salute: la prescrizione dell’esercizio fisico strutturato come farmaco” .

In base alle statistiche fornite dall'Istituto Superiore di Sanità, è evidente come la sedentarietà rappresenti un serio problema di salute pubblica. Questa condizione è responsabile del 9% delle malattie cardiovascolari, dell'11% dei casi di diabete di tipo 2, del 16% dei casi di tumore al seno e del 16% dei casi di tumore al colon-retto.

Ancora più preoccupante è il dato relativo al livello di sedentarietà in Italia, che si attesta al 35,2%. La nostra nazione si trova tra i Paesi europei con i livelli più elevati di obesità tra i bambini di 7-8 anni. Mentre la media europea indica che un bambino su otto di questa fascia d'età è obeso, in Italia si registra un allarmante rapporto di un bambino su quattro.

Questi dati sono preoccupanti non solo dal punto di vista della salute, ma anche dal punto di vista economico. L'Osservatorio Valore Sport ha stimato che la sedentarietà in Italia comporta un costo sanitario annuo di 3,8 miliardi di euro, con un impatto sull'intera spesa sanitaria nazionale pari all'1,7%.

È evidente che combattere la sedentarietà e promuovere uno stile di vita attivo dovrebbero essere tra le priorità per migliorare la salute della popolazione italiana e ridurre i costi associati alle malattie correlate alla sedentarietà.

Andrea Abodi • Ministro per lo Sport e per i Giovani

“Non vogliamo far passare troppo tempo tra l’annuncio di oggi e ciò che deve essere concretizzato, dunque la proposta di ANIF avrà un seguito a breve termine con l’apertura di un tavolo istituzionale interministeriale.  Ripeto spesso che lo sport è una difesa immunitaria individuale e sociale, quindi dobbiamo cercare con un virtuoso gioco di squadra di affermare il valore di tutti quei fattori che tutelano la vita. Lo sport è uno di questi fattori, così come lo sono tanti altri ed è per questo che fin dall’inizio del mio mandato stiamo lavorando in sinergia con i ministeri della salute, cultura, università, istruzione, ambiente, agricoltura per lavorare verso un unico obiettivo. Siamo una nazione che riesce a vincere ma a non convincere, perché siamo ai piedi del podio della sedentarietà e rimanere seduti ci espone a tutta una serie di patologie. Proprio per questo la scuola diventa il primo crocevia, dunque con i ministri Valditara e Schillaci stiamo lavorando per provare a far ripartire l’opera di alfabetizzazione motoria che ci aiuterà a far capire ai bambini e alle loro famiglie che la qualità della vita passa attraverso l’attività motoria”.

Maurizio Casasco • Presidente della Federazione Medico Sportiva Italiana

“La Federazione che rappresento è l’unica società scientifica di medicina dello sport riconosciuta dal Ministero della Salute. La prescrizione dell’esercizio fisico deve essere fatta al pari di un farmaco, ossia con la giusta dose, questo lo diceva Ippocrate. L’esercizio di per sé può essere anche dannoso, quindi la giusta dose è fondamentale. Questo può essere attuato solo se si fa squadra tra medici dello sport, medici di base, massofisioterapisti, chinesiologi e tutti gli altri specialisti che possono collaborare alla stesura di un protocollo, perché la giusta dose di sport vale come prevenzione ma anche come cura”.

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