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Istituzioni sportive
Per l’UE lo sport è una medicina
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Il ministro Leonov conferma: «Obblighi contrattuali». Per Mosca è il primo passo verso il ritorno nell’organizzazione degli eventi internazionali
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La Russia punta al 2028 come primo snodo per il ritorno sulla scena internazionale del nuoto, con la città di Kazan indicata come sede dei Campionati Europei di European Aquatics. A confermarlo è stato Vladimir Leonov, ministro dello Sport della Repubblica del Tatarstan, sottolineando che il calendario ufficiale di European Aquatics continua a riportare Kazan come sede dell’evento.
«Si tratta di obblighi contrattuali: nessuno sta spostando il campionato. Siamo in calendario, monitoreremo l’evoluzione della situazione e ci prepareremo per l’Europeo», ha dichiarato Leonov all’agenzia di stampa russa TASS.
Kazan era già stata designata per ospitare gli Europei 2024, poi trasferiti a Belgrado a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina. Nel 2023, il presidente di European Aquatics Antonio Silva aveva evidenziato le difficoltà geopolitiche incontrate nella riallocazione dell’evento. Oggi, secondo le autorità russe, il 2028 rappresenta il primo banco di prova concreto per il rientro del Paese nell’organizzazione di grandi competizioni continentali.
Leonov ha ribadito che il Tatarstan mantiene relazioni di collaborazione con World Aquatics ed European Aquatics e che Kazan è pronta a ospitare l’evento, a condizione che si consolidi una tendenza al ritorno delle competizioni internazionali in Russia. Secondo TASS, sono già stati avviati contatti diretti con Antonio Silva e una proposta ufficiale per gli Europei 2028 è stata presentata.
Parallelamente, Russia e Bielorussia stanno lavorando per riportare eventi di nuoto nei rispettivi Paesi. A novembre, il presidente della Federazione Russa degli Sport Acquatici Dmitry Mazepin e il presidente del Comitato Olimpico Bielorusso Viktor Lukashenko si sono incontrati a Minsk in occasione della Strongest Athletes Swimming Cup, competizione che ha coinvolto circa 500 atleti provenienti da Europa, Asia e Africa. Mazepin, che è anche vicepresidente del Comitato Olimpico Russo, ha dichiarato che sono in corso iniziative congiunte a livello internazionale per favorire il rientro degli atleti russi e bielorussi nelle competizioni globali: «Molte porte stanno iniziando a riaprirsi».
In questo quadro si colloca anche la candidatura russa ai Campionati Mondiali di Nuoto 2031, annunciata dal presidente della Federazione Russa degli Sport Acquatici Dmitry Mazepin durante il forum internazionale Russia: Country of Sports svoltosi a Samara. Dopo l’assegnazione delle edizioni 2027 a Budapest e 2029 a Pechino, la corsa al 2031 si profila come una competizione aperta, con Madrid indicata come principale rivale, mentre restano sullo sfondo le ipotesi Italia, avanzata dal presidente Paolo Barelli, e Australia, con Brisbane come possibile sede nell’anno pre-olimpico dei Giochi 2032. Per Mosca, tuttavia, il passaggio decisivo resta il 2028, considerato il primo vero banco di prova verso una normalizzazione della propria presenza organizzativa nello scenario internazionale.
È evidente come il Cremlino consideri lo sport non solo uno strumento di competizione, ma anche un’importante leva di diplomazia pubblica e di riaffermazione internazionale: l’obiettivo è tornare sul palcoscenico globale non soltanto attraverso gli atleti, ma anche come Paese capace di ospitare e organizzare grandi eventi agonistici.
EC Lublino