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Qualificazione olimpica: meno posti, più eventi e qualificazioni dirette per i 50.

830 i nuotatori ammessi con un massimo per nazione di 26 atleti per genere.

World Aquatics, in attesa dell’approvazione formale da parte del Comitato Olimpico Internazionale, che potrebbe giungere in occasione del Consiglio Esecutivo  in programma a Milano i prossimi  18 e 19 settembre, ha presentato un nuovo sistema di qualificazione per i Giochi di Los Angeles 2028, caratterizzato da numerose novità che faranno sicuramente discutere. 

Seguono, in estrema sintesi,  le principali novità della riforma, raccolte sulla base delle notizie apparse in rete.

Il numero complessivo di nuotatori ammessi continuerà a ridursi: a Los Angeles saranno 830, contro i 900 di Rio 2016, gli 878 di Tokyo 2021 e gli 852 di Parigi 2024, si legge che i posti sono stati tolti al nuoto per essere assegnati alla pallanuoto femminile (da 10 a 12 squadre).

I tempi limite “A” verranno fissati sul 14º tempo di iscrizione dei Giochi di Parigi, mentre i tempi “B” saranno circa l’1% più lenti.

Per i 50 la qualificazione non passerà dai tempi ma da un percorso diretto attraverso la Coppa del Mondo 2027, articolata in tre tappe europee: i migliori sei della finale (max 2 per nazione) conquisteranno il pass olimpico, mentre gli altri posti saranno riservati ad atleti già qualificati in altre gare.

Le staffette vedranno ridursi il numero di squadre qualificate automaticamente, che passeranno da 16 a 12. Tuttavia, ogni nazione con almeno quattro atleti qualificati (oppure due uomini e due donne per la mixed) potrà comunque schierare una formazione anche senza averla qualificata in precedenza.

Un’altra innovazione riguarda le iscrizioni individuali: un atleta già qualificato potrà competere in più eventi, anche senza aver ottenuto il tempo limite “B”, purché non venga superato il limite di due atleti per nazione per gara.

Infine, le squadre nazionali dovranno rispettare un tetto massimo di 26 atleti per genere, nonostante l’introduzione dei sei nuovi eventi. Risulta chiaro che l’obiettivo della riforma non mira tanto all’ottimizzazione del processo di qualificazione, quanto alla gestione del numero complessivo di atleti, alla luce della riduzione delle quote atleti e all'incremento delle prove olimpiche del nuoto.

Rimandiamo a considerazioni più puntuali non appena disponibile il documento ufficiale World Aquatics, salvo approvazione del CIO.

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