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In compagnia di Thomas Ceccon e Simona Quadarella, per le azzurre seguirà anche un collegiale in Thailandia.
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ph: DeepBlueMedia
Anche Sara Franceschi ha scelto l’Australia per un periodo di allenamento e confronto ad alto livello. La mistista livornese affronterà nei prossimi mesi un’esperienza lontano da casa insieme a Simona Quadarella: entrambe svolgeranno circa due mesi di lavoro sotto la guida di Dean Boxall, uno degli allenatori più influenti degli ultimi due quadrienni olimpici. Un percorso che ricalca la strada già seguita nel 2025 da Thomas Ceccon e Alberto Razzetti, confermando l’Australia come polo sempre più attrattivo per gli azzurri in cerca di nuovi stimoli tecnici e ambientali.
«Sono davvero felice: sentivo il bisogno di qualcosa di diverso», ha spiegato Quadarella. «Non vado per un miglioramento tecnico, ma per vivere un’esperienza completa e confrontarmi con una realtà diversa». Sulla stessa linea Franceschi: «Inizia un nuovo capitolo di due mesi in Australia, per cercare nuovi stimoli e tornare più ricca, dentro e fuori dall’acqua».
Le due azzurre partiranno a gennaio e si alleneranno con il team St. Peters Western, già sede di Ceccon, reduce dall’evento show di Brisbane e presente in Australia fino al 31 gennaio. Successivamente Quadarella e Franceschi proseguiranno l’esperienza con il gruppo spostandosi in Thailandia per un ulteriore periodo di allenamento collegiale.
Le loro basi di riferimento resteranno comunque in Italia: Roma per Simona Quadarella, sotto la guida di Gianluca Belfiore, e Livorno per Sara Franceschi, con Stefano Franceschi come riferimento tecnico. Il periodo di lavoro in Australia, collocato durante l’inverno italiano, nasce dall’esigenza comune di ritrovare motivazione, continuità e nuovi stimoli, senza stravolgere l’impianto tecnico di base.
«Ho avallato questo progetto proprio perché è un anno particolare», ha spiegato Gianluca Belfiore. «Vivere esperienze nuove può arricchire e offrire stimoli diversi. Confrontarsi con i migliori fa sempre bene, c’è sempre da imparare. Anche dal punto di vista mentale, andare dall’altra parte del mondo, in un contesto come quello australiano, può avere un impatto molto positivo. Se ci sarà la possibilità di seguirla, mi farà piacere anche per la mia crescita personale».
Soddisfatto anche Stefano Franceschi: «Sono certo che questo periodo lontano da casa le farà molto bene. Nuovi stimoli, in un contesto di allenamento diverso, non possono che arricchirla».
Il super team St. Peters Western è oggi un punto di riferimento del nuoto mondiale, anche dopo il ritiro di Ariarne Titmus. Nel gruppo si allenano atlete di livello assoluto come Lani Pallister (oro olimpico nella 4×200), Mollie O’Callaghan (cinque ori olimpici), Jenna Strauch, Shayna Jack e molte altre.
E non sarà solo l’Australia a ospitare il nuoto azzurro. Tre velocisti italiani partiranno infatti per un mese di lavoro mirato in Florida: Manuel Frigo, Leonardo Deplano e Alessandro Miressi. Nello stesso Stato, a Gainesville, si allena stabilmente Anita Bottazzo con i Florida Gators; dalla prossima stagione si unirà al gruppo anche Valentina Procaccini, mentre la piemontese Sara Curtis ha scelto di studiare in Virginia e di allenarsi con il tecnico Todd DeSorbo.
Sandra Michelini (coach di Leonardo Deplano): "Quest’anno la Federazione ci ha dato la possibilità di costruire un progetto con tre dei nostri migliori velocisti, permettendo loro di vivere un periodo di allenamento negli Stati Uniti. Andremo a Miami. Io sono molto contenta di questa opportunità: la condivido pienamente e sono felice che sia stata proposta. I tre ragazzi trascorreranno un mese insieme a Miami ... Cambiare fa bene, vivere situazioni diverse fa bene, perché permette di restare motivati, in forma e all’altezza delle sfide che ci aspettano da qui al 2028."
Stati Uniti e Australia sono destinati a occupare un ruolo sempre più centrale nei programmi degli azzurri nei prossimi anni: ospiteranno le prossime edizioni dei Giochi Olimpici, Los Angeles 2028 e Brisbane 2032, mettono a disposizione gruppi di allenamento altamente competitivi e strutture all’avanguardia, contesto ideale anche per conciliare percorsi di studio e carriera sportiva d’élite.
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