Bozza Decreto Covid: ok piscine scoperte dal 15 maggio, dubbi sull'attività indoor
Le riaperture del 1° giugno potrebbero riguardare solo le palestre e non gli impianti natatori indoor
In queste ore sono filtrate abbondanti anticipazioni sul Decreto Covid che il governo di Mario Draghi si appresta a varare nelle prossime ore.
Per quanto di interesse sportivo si potrà assistere ad eventi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25% e non più di 1000 spettatori all'aperto e 500 al chiuso.
Si prevede l'istituzione del "pass verde", con una validità di 6 mesi per guariti e vaccinati e solo di 48 ore per chi si è sottoposto a un test molecolare o antigenico rapido, che consentirà gli spostamenti in entrata e in uscita da regioni e province autonome in zona arancione o rossa. Avrà validità in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea e potrà essere esibito in formato cartaceo o digitale. Previste sanzioni per chi lo falsifica, compresa la reclusione.
A decorrere dal 15 maggio 2021 in zona gialla sono consentite le attività di piscine all'aperto in conformità ai protocolli e alle linee guida adottati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome sulla base dei criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico. A decorrere dal 1° giugno 2021 in zona gialla sono consentite le attività delle palestre. In zona gialla è consentito lo svolgimento all'aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Resta interdetto l'uso degli spogliatoi. Da notare che nelle bozze circolate non si parla esplicitamente di piscine coperte: rimane quindi il dubbio di poter riprendere l'attività indoor dopo il 31 maggio.
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