Day 3: le voci dei campioni

L’inno di Mameli risuona due volte al Tollcross International Swimming Centre. Gregorio Paltrinieri, Margherita Panziera e Ilaria Bianchi portano l’Italia al secondo posto nel medagliere, dietro la Russia.

Margherita si riscatta dopo la controprestazione nei 100 metri dorso e si prende l’oro nella doppia distanza, gara in cui è campionessa europea in anche vasca lunga.

Sono molto soddisfatta. Ho migliorato il record italiano, anche se la gara è stata dura. Le altre andavano forte e ho pensato di non farcela, per questo sono davvero felice per aver vinto questa medaglia d’oro.

Sul podio insieme all’azzurra dell’Aniene, anche Daryna Zevina, specialista della distanza e la figlia d’arte Kira Tuossant. Proprio sua madre Yolanda de Rover fu campionessa olimpica nei 200 dorso nel 1984. Così l’olandese a fine gara:

Sono davvero sfinita. I 200 non finiscono mai, io sono decisamente una velocista, da 50 e 100 metri. Mia madre mi ha guardata dalla tribuna e sono certa che sia felice e orgogliosa di una mia medaglia anche in questa distanza.

Katinka Hosszu non si smentisce mai: la Iron Lady arriva a Glasgow sotto carico, ma nonostante ciò riesce a strappare a Ilaria Bianchi la medaglia d’oro nei 200 delfino. L’azzurra, dopo essere stata al comando per tre quarti di gara, ha ceduto al recupero della magiara:

 Non me lo aspettavo. Sono riuscita ad andare avanti e ci sono rimasta quasi fino alla fine.

Non contenta, l’ungherese fa doppietta e si laurea campionessa d’Europa anche nei 100 metri misti, davanti a Maria Kameneva e Jenna Laukkanen:

Wow, è stato divertente!  Per me è un onore  vincere la millesima medaglia ungherese ai campionati dal 1896. Ovviamente, questo doveva essere un oro, quindi sono davvero felice di aver trionfato anche in questa gara. Questo 57.3 mi rende piuttosto soddisfatta perché sono tutt’altro che veloce ora, nel bel mezzo di allenamenti pesanti, ma dopo tanti anni trascorsi a questo livello, so che in una finale come questa devo fare un passo avanti e così ho fatto.

Torna sul tetto d’Europa Gregorio Paltrinieri, autore di una prestazione da vero dominatore della distanza segnata da un decisivo cambio di ritmo a metà gara. Niente da fare per Mykhaylo Romanchuk che rimane addirittura fuori dal podio.

Non avevo piani la gara di oggi. È stato abbastanza difficile, non gareggiavo dai Mondiali. Questa gara si è alzata di livello, quindi è una bella sensazione essere di nuovo campione d’Europa. La competizione è stata dura, molto dura. Ieri mi sono sentito meglio nelle batterie, oggi non ho avuto la stessa sensazione ma è una finale, c’è tensione nell’aria, come è normale che sia. Tutto sommato, sono abbastanza soddisfatto.

Si chiude con la velocità, e uno scatenato Vladimir Moroz trionfa nei 50 metri stile libero, davanti al gigante francese Manaudou e all’ungherese Lobanovski:

Mi sento bene, volevo questo oro. Gareggiare contro Manaudou è sempre motivante e ho raggiunto il mio obiettivo. Volevo battere il record del mondo, ma sono arrivato leggermente corto. Questa è la mia quarta finale e il mio quarto oro qui, quindi sono davvero felice. Sono pronto e preparato per gareggiare molto, vedremo come andranno i 100 metri domani.

 

 

Matteo Rivolta: "È una scelta coraggiosa, dolorosa ma necessaria, nel rispetto mio e di chi con me ha lavorato, sofferto, sognato."

Matteo Rivolta: “È una scelta coraggiosa...

Essere atleta è sicuramente difficile: l'allenamento, la prestazione, accettare la sconfitta e in caso di vittoria il peso di doversi ...

NEWSLETTER

Lasciaci i tuoi contatti e rimani aggiornato sulle nostre iniziative