USA Swimming: rinviare le Olimpiadi al 2021

USA Swimming, l’ente che governa il nuoto a stelle e strisce, prende una netta e probabilmente decisiva posizione chiedendo il rinvio dei Giochi di Tokyo al 2021. Tim Hinchey, CEO dell’organizzazione, ha scritto una inequivocabile lettera aperta alla responsabile del Comitato olimpico e paralimpico USA (USOPC) Sarah Hirshland:

Cara Sarah,

come responsabile di oltre 400.000 tesserati fra i quali molti dei migliori nuotatori al mondo, mi vedo costretto a prendere posizione riguardo ai Giochi di Tokyo 2020.

La nostre priorità sono e saranno sempre la salute e la sicurezza degli atleti, allenatori, staff, volontari.

Mentre questa pandemia si allargava abbiamo visto i nostri atleti preoccupati e in difficoltà nel proseguire gli allenamenti – in vista di quella che per molti è l’occasione sportiva della vita.

I nostri campioni sono sempre stati pronti a gareggiare con chiunque, dovunque e in qualsiasi momento; tuttavia, continuare a metterli sotto pressione ignorando l’emergenza sanitaria in corso non è la risposta corretta.

La cosa giusta e responsabile da fare è dare la priorità alla salute e alla sicurezza di tutti e riconoscere che la pandemia sta compromettendo la preparazione degli atleti. Ha superato i confini e colpito intere popolazioni, comprese quelle dei nostri avversatri.

Stiamo tutti affrontando difficoltà inimmaginabili, a pochi mesi dalle Olimpiadi, il che pone la questione dell’impossibilità di garantire condizioni eque di partecipazione per tutti.

I nostri atleti sono sotto una tremenda pressione, stress e ansia, la loro salute mentale e il loro benessere devono essere le nostre priorità.

È sotto il peso di tutte queste preoccupazioni che chiediamo rispettosamente che il Comitato olimpico e paralimpico USA chieda il rinvio di un anno dei Giochi di Tokyo.

Non c’è una risposta giusta, e non è una scelta facile; si tratta comunque di una soluzione che traccia una strada concreta e consente a tutti gli atleti di prepararsi per un’Olimpiade sicura e di successo nel 2021.

Chiediamo a USOPC, come guida del nostro movimento olimpico, di far sentire la sua voce a favore degli atleti

Leggi il comunicato originale [ENG]

 

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