La Torta Olimpica dal 1948 al 2016 – Lo stile libero (Parte 7)

Chi ha vinto più medaglie d’oro? Chi ha avuto più finalisti? Quanti finalisti ha avuto lo Zimbawe nella sua storia? E l’ Argentina? Quanti quarti posti ha collezionato l’Italia dal 1948 ad oggi?

Continua l’analisi di Massimo Anelli con la pubblicazione della sesta fetta della Torta Olimpica, a fondo pagina le precedenti proposte.

FETTA NUMERO 7: 1948-2016 STILE LIBERO (GARE INDIVIDUALI)

FINALISTI

NAZIONE FINALISTI PERCENTUALE
USA 267 22,1%
AUS 164 13,6%
GER 76 6,3%
RUS/URS/EUN

74

6,1%
GBR 64 5,3%
NED 63 5,2%
FRA 53 4,4%
GDR 46 3,8%
SWE 44 3,6%
ITA 37 3,1%
CAN 34 2,8%
CHN 34 2,8%
JPN 32 2,6%
HUN 32 2,6%
RSA 22 1,8%
BRA 21 1,7%
DEN 17 1,4%
ROU 14 1,2%
POL 10 0,8%
NZL 9 0,7%

 

Ed eccoci alle gare individuali dello stile libero.

I valori in campo non cambiano se non nelle posizioni nei dintorni dell’Italia (che però mantiene la sua presenza nei primi 10 con 37 finali). Ungheria e Giappone sono fuori dalla top ten. La loro tradizione è legata soprattutto alle altre specialità della vasca olimpica e lo capiremo meglio nelle puntate successive.

Stati Uniti e Australia occupano le prime 2 posizioni. Gli aussie incrementano le loro percentuali medie di un punto abbondante, mentre tutti gli altri si appiattiscono dal 6% in giù.

Dal mucchio emerge la Germania Federale (dell’Ovest e unita).

PUNTI

NAZIONE PUNTI PERCENTUALE
USA 1.539 27,2%
AUS 840 14,8%
GER 331 5,8%
RUS/URS/EUN 282 5,0%
NED 266 4,7%
GDR 262 4,6%
GBR 250 4,4%
FRA 237 4,2%
CHN 192 3,4%
ITA 168 3,0%
SWE 164 2,9%
CAN 149 2,6%
HUN 128 2,3%
JPN 113 2,0%
BRA 98 1,7%
RSA 82 1,4%
DEN 63 1,1%
ROU 56 1,0%
POL 47 0,8%
NZL 38 0,7%

 

La classifica a punti conferma il podio ma fa emergere, come vedremo dall’indice di qualità punti/finalisti, nazioni dalle dubbie relazioni con il cosiddetto “doping di stato”. Non possiamo cancellarle dalle classifiche. Il doping è un “convitato di pietra”, un substrato di cui poco si può dire. Se avessimo le provette a partire dagli anni 70 e le analizzassimo oggi, la storia dello sport potrebbe essere riscritta. Ma non sarebbe giusto perché spesso non saremmo in grado di dire nulla sugli atleti subentranti in classifica, per i quali le provette potrebbero non esistere. Sarebbe una ricorsione priva di senso. Per quanto doloroso, vale quanto affermato da Boskov: <<Rigore è quando arbitro fischia>>. (Che poi non so se l’abbia veramente detto. Ma suona bene.)

NAZIONE INDICE QUALITA’
USA 1,2
GDR 1,2
CHN 1,2
AUS 1,1
POL 1,0
BRA 1,0
ITA

1,0

FRA 1,0
CAN 0,9
GER 0,9
NZL 0,9
NED 0,9
ROU 0,9
HUN 0,9
GBR 0,8
RUS/URS/EUN 0,8
SWE 0,8
RSA 0,8
DEN 0,8
JPN 0,8

 

 

Da notare subito l’ottimo comportamento dell’Italia, con il 5° posto in compagnia di Polonia, Brasile e Francia. Questo testimonia che i nostri finalisti non hanno mai fatto semplice presenza ma hanno lottato, in ogni occasione, per una posizione di prestigio.

 

MEDAGLIE

NAZIONE MEDAGLIE PERCENTUALE
USA 151 33,1%
AUS 76 16,7%
GDR 28 6,1%
GER 25 5,5%
NED 21 4,6%
FRA 18 3,9%
RUS/URS/EUN 18 3,9%
CHN 17 3,7%
GBR 16 3,5%
SWE 13 2,9%
ITA 10 2,2%
BRA 9 2,0%
CAN 7 1,5%
HUN 7 1,5%
JPN 6 1,3%
KOR 4 0,9%
DEN 4 0,9%
CRC 4 0,9%
RSA 3 0,7%
BLR 3 0,7%

 

Osservando i numeri delle medaglie, l’effetto GDR si acuisce (non ci dobbiamo dimenticare di “cavalli di razza” come Woithe o Dassler). Per l’Italia si capiscono alcune cose: è vero, gli italiani combattono per le posizioni importanti ma spesso si fermano ai piedi del podio. Usciamo infatti dai primi 10.

 

ORI

NAZIONE ORI PERCENTUALE
USA 60 39,0%
AUS 30 19,5%
GDR 12 7,8%
RUS/URS/EUN 10 6,5%
NED 8 5,2%
FRA 6 3,9%
CHN 6 3,9%
GER 4 2,6%
GBR 2 1,3%
NZL 2 1,3%
DEN 2 1,3%
HUN 2 1,3%
ITA 2 1,3%
 

 

Le medaglie d’oro sono un discorso da elite. Gli USA ne prendono 2 ogni 5. L’Australia 1 ogni 5. Agli altri rimane poco. L’Italia c’è, al 9° posto, grazie a Pellegrini e Paltrinieri, in compagnia di nazioni ben più blasonate (Ungheria e Gran Bretagna) e davanti a forze storiche come il Canada.

Risaltano due nazioni:

  • L’Olanda, che affianca a VDH (2 vittorie nei 100SL di inizio millennio) una solidissima squadra femminile (de Brujin e Kromowidjojo in testa).
  • La Nuova Zelanda, ovvero l’atleta giusto al posto giusto nel momento giusto: Danyon Loader, vincitore dei mediocri 200-400SL di Atlanta nel 1996.

 

NAZIONE LEGNI PERCENTUALE
USA 41 27,5%
AUS 19 12,8%
RUS/URS/EUN 9 6,0%
GER 8 5,4%
FRA 6 4,0%
GDR 6 4,0%
ITA 6 4,0%
RSA 5 3,4%
GBR 5 3,4%
NED 5 3,4%
CAN 4 2,7%
POL 4 2,7%
BRA 4 2,7%
NZL 3 2,0%
ROU 3 2,0%
HUN 3 2,0%
CHN 3 2,0%
JPN 3 2,0%
SWE 3 2,0%

 

Con i legni, come sempre, ci si fa un’idea più precisa dei valori in campo. Qui l’Italia è quinta con 6 quarti posti, brucianti per gli atleti ma statisticamente significativi nel dare un valore alla presenza dei nostri team alle olimpiadi.

Seguirà la prossima settimana la pubblicazione dell’ottava fetta della torta olimpica con la specialità del dorso.

Seguono tutte le precedenti proposte.

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