Brembilla a #Nuotopuntolive: “Che bello sarebbe battagliare oggi con Greg e Gabri”

Quasi trequarti d’ora in apnea. Si potrebbe stare delle ore ad ascoltare Emiliano Brembilla, uno dei pionieri che ha portato l’Italnuoto nella nuova dimensione dopo il Big Bang azzurro di Sydney 2000.

Oltre ai podi tra Europei, Mondiali e Olimpiadi, l’asso dello stile libero ha lasciato il segno per la sua umiltà e per il suo modo di raccontarsi e di raccontare il nuoto mai sopra le righe. Un personaggio che tutto il mondo ci invidia, non a caso, un paio di mesi fa, Bob Bowman ci ha detto che gli sarebbe piaciuto allenarlo.

«Che onore quando l’ho sentito, poi lui che ha plasmato il più grande nuotatore di sempre. Vuol dire che ho lasciato il segno non solo qui in Italia».

 

Non è però Phelps però il nuotatore che l’ha impressionato di più

Ian Thorpe aveva delle caratteristiche che mi hanno sempre incuriosito. Mi spiegate come faceva ad avere quel galleggiamento nonostante il suo peso e quei piedoni? Ogni volta che lo vedevo nel riscaldamento, mi impressionava.

 

Sul dualismo con Massimiliano Rosolino, rivela un rimpianto:

Peccato non esserci allenati di più insieme all’apice della carriera, sono convinto che avremmo potuto ottenere dei risultati ancor più grandiosi. Lui, con la sua bracciata imponente, mi stimolava tantissimo.

 

E poi replica così a chi gli chiede chi avrebbe voluto affrontare:

Sarebbe stata divertente una sfida con Greg Paltrinieri e Gabriele Detti, credo che sarebbero stati un bel pungolo per impegnarmi ancora di più. Avrei preso volentieri le onde di Gabri negli ultimi 50 dei suoi 400.

Sul talento del futuro, invece, si lancia su Thomas Ceccon:

Lo vedo, si allena nella nostra piscina e ho ben presente le sue caratteristiche. Secondo me potrebbe fare tantissimo, ha un sacco di qualità. Non voglio sbilanciarmi troppo, ma lui ha un qualcosa che mi ricorda i grandissimi atleti internazionali che ho affrontato in carriera. Qualcosa di buono ne uscirà, ma mi fermo qua per non portargli male.

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