Cesare Butini: “Situazioni di emergenza richiedono soluzioni drastiche, ma guardiamo al futuro senza timore. Allenatori attenti ed efficaci”

Il nuoto italiano, come peraltro l’intera società, vive momenti di grande incertezza. Alle prestazioni di livello internazionale delle nostre punte fanno da contraltare le difficoltà dei molti atleti che non possono allenarsi a causa delle piscine chiuse e del movimento giovanile che, a causa della recrudescenza della pandemia, vede cancellati, o meglio riorganizzati su base nazionale, i Criteria. Ne abbiamo parlato con il Direttore tecnico delle squadre nazionali Cesare Butini.

Nuoto•com: Buongiorno Cesare, non è un periodo facile per nessuno. Come vedi la situazione del nuoto azzurro in questo momento?

Cesare Butini: La situazione è buona e cattiva allo stesso tempo. Dalle informazioni che ricevo dai tecnici su tutto il territorio nazionale, l’alto livello si sta allenando pur con qualche difficoltà logistica. La principale difficoltà è rappresentata dalla mancanza di meeting nazionali e internazionali che rappresentano un elemento ormai consueto della pianificazione, avendo deciso di mantenere in calendario solo le gare funzionali agli eventi internazionali al momento confermati, in particolare ovviamente i Giochi olimpici, e dalla conseguente difficoltà nel mantenere il focus attentivo. Nel complesso comunque la situazione delle punte è soddisfacente, come dimostra il record italiano in corta di ieri nei 50 farfalla a opera di Thomas Ceccon. Ben diversa è la situazione dei giovani, che incontrano sempre maggiori difficoltà specialmente in alcune zone del paese, come mi conferma il Commissario tecnico delle nazionali giovanili Walter Bolognani.

NPC: Come è maturata la decisione di annullare i Criteria nazionali giovanili?

CB: Proprio la preoccupazione per le condizioni nei vari contesti territoriali ci ha costretto a malincuore a tagliare alcuni eventi dal calendario: non perché temiamo che la piscina sia un luogo pericoloso, ma perché la situazione pandemica rimane allarmante, con numeri e decreti che non concedono tregua, e non lascia spazio a soluzioni differenti. Non nascondo che quando a settembre avevamo deciso di programmare i criteria con una sola batteria per gara ci era venuto il dubbio di avere ecceduto in prudenza, perché l’epidemia sembrava avviata verso una definitiva scomparsa. Oggi radunare decine di giovani atleti provenienti da tutta Italia è un rischio che non ci sembra opportuno correre. E lo dico con tutto il rammarico di chi nella propria carriera di allenatore non ha perso una sola edizione di questo evento, che è stato il banco di prova di tutti i nostri più grandi campioni. Il supporto al movimento giovanile è il presupposto ineludibile per sostenere un movimento di alto livello: per questo chiediamo la massima collaborazione dei Comitati e delle società per mantenere alta l’attenzione sull’obiettivo agonistico che non viene cancellato ma delocalizzato su base regionale con la compilazione di una graduatoria nazionale. Anticipo fin d’ora che la Federazione metterà ulteriori risorse a disposizione dei Comitati e delle società che tra mille difficoltà si stanno adoperando per mantenere viva l’attività; sono quindi completamente prive di fondamento le illazioni di chi imputa questa scelta a necessità economiche: in seguito a questa riprogrammazione la Federazione non solo non risparmierà, ma investirà ulteriori risorse pur in un momento così difficile e drammatico.

NPC: Che suggerimenti dai ad atleti, tecnici, dirigenti, genitori per affrontare anche questo ulteriore imprevisto?

CB: A tutti raccomando di mantenere alta la concentrazione. Le gare delle primavera saranno organizzate su base locale ma avranno valenza e rilevanza nazionale. Ci sarà un confronto a distanza fra i migliori talenti della nostra disciplina che consentirà a tutti di valutare il proprio stato di forma e preparazione nella speranza, che mi auguro diventi al più presto certezza, che la prossima estate potremo goderci una manifestazione nazionale in presenza lasciandoci alle spalle tutte queste difficoltà. Il nostro compito sarà supportare i Comitati regionali nel dare la giusta enfasi a questi eventi locali, per corroborare la motivazione in vista del ritorno, speriamo prima che poi, alla normalità. Ricordo a tutti che questa è una situazione di emergenza che richiede soluzioni emergenziali, ma vorrei rassicurare tutti sul fatto che queste continue sospensioni degli allenamenti e cancellazioni di eventi porteranno magari qualche calo prestativo nel breve periodo ma non compromettono in alcun modo le prospettive future dell’atleta. È certamente un momento difficile, nel quale dobbiamo essere vicini ai nostri giovani per evitare che si allontanino dal movimento nella consapevolezza che avranno tutto il tempo di recuperare. Sta a noi adulti fare in modo che questi danni temporanei non si tramutino in definitivi. Volendo rimanere positivi, credo che il minor tempo a disposizione porterà a una migliore qualità del lavoro svolto: abbiamo tutti ancora negli occhi le eccellenti prestazioni ottenute dai nostri nuotatori al Sette Colli la scorsa estate nonostante una preparazione primaverile disturbata da un lungo lockdown. I nostri tecnici sono stati attenti ed efficaci nel concentrarsi su aspetti differenti della preparazione.

NPC: Su questo ti chiediamo una riflessione ulteriore: come si spiegano, in un anno così difficile dal punto di vista tecnico, organizzativo ed emotivo le numerose prestazioni di alto e altissimo livello alle quali abbiamo assistito in campo sia nazionale sia internazionale?

CB: Per quanto riguarda i più giovani (penso a Ceccon e Benedetta Pilato in particolare) influisce certamente il fisiologico progresso di crescita, ma certamente è in corso e sarà oggetto di studio approfondito a fine pandemia un’osservazione attenta delle modifiche apportate alle routine e alla programmazione degli allenamenti da parte dei vari tecnici. Una maggiore attenzione alla tecnica e alla preparazione atletica potrebbe compensare la riduzione dei volumi di carico garantendo un risultato comunque soddisfacente.

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