NCAA, inizia la rivoluzione: gli atleti universitari potranno monetizzare la propria popolarità

Lo sport universitario cambia radicalmente, come mai nella sua storia. Il Consiglio direttivo dell’Associazione nazionale degli sport universitari americani (NCAA) ha approvato una norma che da oggi, giovedì 1 luglio, consentirà agli atleti iscritti al college di guadagnare denaro senza perdere il diritto ad essere reclutati nei team universitari.

Una decisione attesa, con centinaia di atleti universitari che chiedevano di beneficiare dell’enorme indotto commerciale generato dalle loro imprese sportive, ma che smuove una pietra angolare del sistema sportivo, educativo e culturale degli USA.

I nuotatori top level non saranno quindi più costretti a sacrificare la propria carriera sportiva universitaria al conto in banca o viceversa, come accaduto negli anni passati a Michael Phelps Katie Ledecky per citare i casi più eclatanti, e soprattutto potranno confrontarsi con la concorrenza all’interno dei circuiti accademici e non solo in esibizioni o meeting intersocietari.

Questa nuova occasione rappresenterà inoltre un ulteriore incentivo per i migliori nuotatori mondiali a studiare e nuotare negli USA, come ricorda il presidente della NCAA Mark Emmert: “È un giorno importante per gli atleti universitari, che da oggi potranno beneficiare delle opportunità legate al loro nome, alla loro immagine e alla loro popolarità”. L’iniziativa coinvolge tutte le tre divisioni per un totale di 460mila atleti coinvolti.

La prima implicazione è ovviamente quella di sottoscrivere contratti di sponsorizzazione. Gli atleti potranno inoltre farsi rappresentare da agenti e procuratori nella fase di recruiting, con l’obbligo di tenere informati gli atenei di tutte le iniziative commerciali poste in essere.

Leggi la notizia su USA Today [ENG]

 

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