Lavoro sportivo, si va verso l’estensione delle tutele (?)

Governo

Nel corso del Consiglio dei ministri n. 87 del 2022 svoltosi oggi, su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando, è stato approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36 in attuazione dell’articolo 5 della legge 8 agosto 2019 n. 86, recante riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici nonché di lavoro sportivo.

La sottosegretaria Valentina Vezzali, curiosamente non citata nel comunicato stampa di Palazzo Chigi, anticipa sui suoi profili social:

Tra le novità previste dallo schema di decreto legislativo approvato in CdM, l’ampliamento della nozione di lavoratore sportivo, con l’allargamento a nuove figure; i contratti di collaborazione per i dilettanti e le agevolazioni fiscali e contributive.

 

 

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Sembra quindi che il governo intenda procedere spedito verso una progressiva stabilizzazione dei lavoratori sportivi; sarà interessante capire come questa volontà si concilierà con le dichiarazioni del capo di gabinetto di Orlando Dario Simeoli secondo il quale la no tax area non è destinata a scomparire bensì a scendere a quota 5000 euro l’anno, provvedimento che verosimilmente spingerebbe verso un’ulteriore precarizzazione.

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