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La visione di Evgenij Korotyškin, vice-presidente della federnuoto russa.

Le nuove sfide per il nuoto di Russia. Lega professionistica tipo ISL, valorizzazione degli atleti, educazione all'antidoping, infrastrutture, competizioni internazionali, nuovi format e il post carriera degli atleti.

Evgenij Korotyškin, medaglia olimpica e icona del nuoto russo con un passato importante in Italia con A.D.N Swim Project, il primo progetto professionistico del nuoto proposta in Europa, ideato e condotto da Andrea Di Nino, è stato nominato recentemente vicepresidente della neonata Federazione Russa degli Sport Acquatici. In un’intervista rilasciata all'emittente Match TV, ha raccontato il suo percorso da atleta a dirigente sportivo e condiviso la sua visione per il futuro del nuoto in Russia, seguono alcuni passaggi.

Korotyškin non nasconde le difficoltà incontrate nel suo nuovo ruolo, riconoscendo che la gestione di una federazione è molto più complessa di quanto sembri dall’esterno. “Molti pensano che le federazioni si limitino a organizzare campionati nazionali, ma il lavoro dietro le quinte è enorme. Il nostro obiettivo non è solo organizzare gare, ma anche creare un ambiente dove gli atleti possano crescere e competere al massimo livello,” ha spiegato.

Tra i problemi principali, ha evidenziato la mancanza di finanziamenti adeguati per le federazioni regionali, che spesso devono trovare risorse attraverso sponsor privati. “Il marketing e il coinvolgimento di aziende sono cruciali per finanziare le competizioni. I dirigenti regionali devono continuamente cercare soluzioni, anche per spese impreviste,” ha aggiunto.

Korotyškin ha anche affrontato la necessità di una lega professionistica di nuoto in Russia, simile alla International Swimming League (ISL). “Una lega di questo tipo non solo darebbe nuove opportunità agli atleti, ma renderebbe il nuoto più popolare. Con competizioni regolari, gli spettatori potrebbero seguire le storie degli atleti, proprio come in una serie TV” ha dichiarato. Secondo lui, questo approccio potrebbe creare nuovi eroi sportivi e attirare un pubblico più ampio.

Un altro tema centrale è stato il doping, una piaga che continua a gettare ombre sullo sport russo. Korotyškin ha sottolineato l’importanza dell’educazione, sia per gli atleti che per i loro allenatori. “Se ci sono regole, vanno rispettate. I coach devono essere i primi a trasmettere questi valori, come veri e propri genitori sportivi. Senza una cultura della trasparenza, il progresso rischia di essere compromesso,” ha detto.

Korotyškin si è detto ottimista sul futuro del nuoto russo, pur riconoscendo le sfide poste dalle restrizioni internazionali. “Non possiamo permettere che i nostri atleti restino fermi. Dobbiamo offrire loro tornei competitivi e creare opportunità per continuare a crescere,” ha affermato, sottolineando l’importanza di iniziative locali per compensare la limitata partecipazione agli eventi globali.

"È fondamentale che gli atleti abbiano il desiderio di crescere non solo nello sport, ma anche nel mondo che li circonda. Dobbiamo fornire loro strumenti per continuare a contribuire, che sia come dirigenti, allenatori o ambasciatori dello sport." Korotyškin sottolinea la necessità di supportare gli atleti nel creare una presenza forte e significativa, sia durante che dopo la carriera sportiva, per assicurare loro un futuro professionale stabile e rilevante.

Conclude con una nota di speranza, parlando dei nuovi progetti infrastrutturali che vedranno presto la luce. Tra questi, piscine innovative e spazi per ospitare competizioni nazionali. “Aspettiamo con ansia il momento in cui potremo organizzare il Campionato Russo a Mosca e accogliere atleti da tutto il paese” ha dichiarato con entusiasmo.

Nonostante le difficoltà, Korotyškin rimane fedele alla sua missione: far crescere il nuoto russo e supportare gli atleti in ogni modo possibile. “Amo lo sport e mi piace aiutare gli atleti. Questa sfida è complessa, ma è ciò che rende il lavoro così stimolante,” ha concluso.

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