Benvenute e benvenuti.
È davvero un gran piacere per me incontrarvi qui.
Rivolgo un saluto al Presidente della Commissione parlamentare.
Ringrazio i Presidenti Malagò e Pancalli per i loro interventi.
Questo incontro al Quirinale intende non concludere, ma prolungare la festa dello sport, che è iniziata con la consegna delle Bandiere e si è realizzata e sviluppata nei Giochi olimpici e paralimpici.
Soprattutto vorrebbe riprenderne lo spirito, quello spirito coinvolgente ed emozionante, di valore straordinario, che avete - tutte voi e tutti voi - così bene interpretato e fatto vivere nei Giochi.
I primi complimenti sono per aver fatto ancor meglio di Tokyo, come è stato ricordato. Era difficile, per il livello già raggiunto allora. E per le Paralimpiadi ulteriormente, considerata l’entusiasmante crescita di partecipazione da ogni parte del mondo.
Colpisce che l’Italia abbia raccolto ogni giorno medaglie, cosa inimmaginabile nelle prassi, nelle esperienze delle Olimpiadi e Paralimpiadi che vi sono state.
E il fatto di essere l’unico Paese che ha questa caratteristica – Presidente Malagò - è davvero motivo di soddisfazione.
Di questi successi c’era stato qualche segno premonitore, naturalmente di carattere sportivo, sovente, ma anche di altro genere.
Come è noto, nel nostro bel Paese vi sono molti detti che sostengono che la pioggia porti fortuna. E ne abbiamo presa quel 26 di luglio!
Non per le Paralimpiadi, benedette invece da un magnifico sole splendente, il 28 di agosto.
Potremmo fare un bilancio di questi due grandi eventi di sport, di questi momenti straordinari di sport che avete vissuto, e che abbiamo vissuto con voi, tutti quanti.
Ne risalta l’eccellente stato di salute dello sport italiano.
È emersa, con soddisfazione generale, la chiara dimostrazione della qualità delle nostre due squadre.
E le conferme continuano, come è stato poc’anzi rammentato. Come quella fornita ieri da Filippo Ganna e Edoardo Affini, nei Mondiali di ciclismo.
Questa qualità viene oggi sottolineata anche dalla presenza, accanto a chi ha raggiunto l’emozione di una medaglia, di coloro che hanno conquistato il quarto posto. Non soltanto perché rappresentano tutte le atlete e tutti gli atleti che, pur senza salire sul podio, hanno brillantemente partecipato.
E questo - va ricordato - è lo spirito olimpico. Ce lo ha rammentato Benedetta Pilato.
Sono presenti qui i quarti posti anche per raffigurare la grande solidità con cui il nostro movimento sportivo – olimpico e paralimpico - si è presentato a Parigi.
Le medaglie non sono dovute a singoli campioni isolati, quasi cattedrali nei deserti. Ma, al contrario, a un movimento sportivo in buona salute e in crescita costante. Crescita da sostenere in ogni modo.
Vorrei poter citare i tanti exploit delle vostre prestazioni, ma dovrei fare un elenco molto lungo, oppure ricordarne alcuni, trascurandone ingiustamente altri. E quindi non posso. Abbiamo visto qualcosa nel video poc’anzi.
Ma tutti ricordiamo, e non soltanto qui, in questo Salone dei Corazzieri, i tanti momenti entusiasmanti che hanno coinvolto i nostri concittadini; i traguardi mai prima raggiunti; i successi rinnovati, difficili, da un’Olimpiade o Paralimpiade all’altra. Eppure rinnovati e ribaditi.
Anche alcuni momenti difficili.
Vorrei dire a Gianmarco Tamberi, ad Ambra Sabatini, che loro, le medaglie, le hanno conquistate con la loro generosa partecipazione e l’affetto di tutti.
Vi devo confidare che sarei stato davvero lieto di poter seguire in presenza le vostre gare. Mi è stato possibile, per comprensibili motivi, soltanto per poche. Ma vi assicuro che ne ho seguite tante, moltissime, in tv. Olimpiadi e Paralimpiadi.
Grazie quindi a tutte e a tutti. Ai dirigenti, alle Federazioni, ai tecnici, agli allenatori, ai preparatori, ai sanitari. E soprattutto a voi, atlete e atleti.
Avete vissuto giorni entusiasmanti. Un’esperienza cui pervenire è già un grande traguardo raggiunto.
Ma so bene quanto questo vi sia costato di fatica, di impegno, di preparazione, di allenamenti, di rinunce.
Grazie anche per le ragazze e i ragazzi che avete, col vostro comportamento di straordinario successo e serietà, indotto a impegnarsi nello sport.
È questo un altro vostro successo.
Complimenti quindi sinceri a tutte e a tutti.
E adesso, Milano-Cortina!