Mamme atlete: Libby Trickett ricomincia con l’attività

C’è qualcuno che resta Atleta per sempre. Diventare mamma, costruire una famiglia e, nonostante tutto, conservare la determinazione, l’impegno, il sacrificio riuscendo a conciliare l’attività sportiva con la vita di tutti i giorni. Libby Trickett è un grande esempio. Dopo soli cinquantadue giorni dal parto riprende l’attività sportiva e torna in palestra per l’ultima sessione dell’anno. La sua terzogenita Bronte Rose è nata solamente lo scorso 8 Novembre (Libby Trickett ancora mammacon le foto della nuotatrice assieme ai figli ed al marito Luke Trickett

La Trickett lo racconta su Instagram: “La sveglia è suonata molto presto, ho fatto mangiare la piccola Bronte e via in palestra! Ora mi sento bene, l’esercizio fisico è la cosa migliore!”

Chi è mamma sa quanto è difficile riuscire a trovare un po’ di tempo per se stessi. Talvolta è difficile piacersi come prima, conciliare gli impegni di mamma con le proprie esigenze.

Che la campionessa australiana stia pensando di tornare a gareggiare?  Non ci stupirebbe. Siamo stati abituati a vedere atlete, diventate mamme, tornare in grande forma alle competizioni Internazionali ed Olimpiche. Fortunatamente gli esempi sono tanti e sempre in crescita…

Dara Torres a 41 anni, dopo due anni e mezzo dalla nascita della figlia,  ha conquistato la qualificazione per le Olimpiadi di Pechino 2008 ed ha anche vinto 3 medaglie d’argento (Dara Torres, mamma Olimpiade, e non solo)

 

Marleen Veldhuis, mamma nel 2010, dopo un anno è riuscita a vincere l’oro ai Campionati Mondiali di Shangai con la staffetta veloce dello stile libero. Nel 2012 è riuscita a qualificarsi per i Giochi Olimpici di Londra, dove ha conquistato la sua prima medaglia olimpica in una gara individuale (50 stile libero) ed una d’argento nella staffetta 4×100 stile libero. Oggi è mamma di ben quattro figli.

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Happy family!

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Martina Moravcova dopo due anni dalla nascita della prima figlia ha tentato di qualificarsi per la sua quinta Olimpiade, purtroppo senza riuscirci (Martina Moravcova cede il passo a Katinka Hosszu, oggi la donna più medagliata mondiale ed europea). Mamma di due figli.

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Laure Manaudou, anche lei mamma di Manon dal 2010 (avuta con il nuotatore velocista francese Frédérick Bousquet), è tornata a gareggiare tentando, purtroppo invano, la qualificazione Olimpica per Londra 2012. Nell’inverno dello stesso anno però, agli Europei di casa in vasca corta a Chartres, conquistò ben 3 medaglie: due individuali (un oro nei 50 dorso dove è salita sul podio con la figlia ed un argento nei 100 dorso) e la terza con la staffetta 4×50 mista.

MANAUDOU Laure FRA con la figlia Manon.sul podio dei 100 backstroke Women.XVI European Short Course Swimming Championships.Chartres – FRA France Nov. 22 -25 2012.Day03.Photo A.Masini/Deepbluemedia/Inside

 

Dana Vollmer è diventata mamma nel 2015. Dopo un anno dal parto si è qualificata per i Giochi Olimpici di Rio 2016 dove ha conquistato una medaglia d’oro con la staffetta 4×100 stile libero, una d’argento nella 4×100 stile libero ed una di bronzo nella “sua” gara dei 100 metri farfalla. É stata l’unica mamma-nuotatrice che ha gareggiato consapevole di essere incinta: nel 2017 all’Arena Pro Series di Mesa in Arizona ha cui ha nuotato i 50 stile libero a cinque mesi di gravidanza. Nel Luglio dello stesso anno è diventa mamma per la seconda volta. Ha poi ricominciato ad allenarsi per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Pochi mesi fa, il 30 Luglio 2019, ha annunciato il suo ritiro.

L’unica mamma-atleta attualmente in attività è Jeanette Ottesen. Mamma da Dicembre 2017, è tornata in vasca per tentare la qualificazione olimpica di Tokyo 2020. La scorsa estate ai Campionati del Mondo di Gwangju è arrivata settima nei 50 farfalla (Jeanette Ottesen ed il suo settimo Mondiale). Medagliata nelle staffette ai recenti Campionati Europei di Glasgow dove ha conquistato la sua cinquantatreesima medaglia, per la sua dodicesima partecipazione ad un campionato europeo.

 

Altre ce ne sono ed altre certamente ce ne saranno in futuro. Le mamme-atlete di sicuro rinunceranno a qualche ora di sonno e alla perfezione del riposo, ma potranno dire non aver rinunciato proprio a niente.

Nulla è impossibile, una mamma lo sa.

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