“Iron Mark” al Festival della Cultura Paralimpica

IronMark

Il Festival della Cultura Paralimpica e Marco Dolfin si riabbracciano. Nel novembre del 2018, il chirurgo nuotatore torinese era stato scelto dal Comitato Italiano Paralimpico tra i testimonial della prima edizione, tenutasi alla stazione di Roma Tiburtina. In quell’occasione, il fotografo Mauro Ujetto realizzò proprio per il Cip lo scatto che meglio rappresenta le due anime, quella sportiva e quella lavorativa, di Marco. Un ritratto che ci è sembrato giusto utilizzare per la copertina di Iron Mark.

Nella terza edizione della rassegna, che si terrà alla Fabbrica del Vapore di Milano, il libro scritto da Alberto Dolfin ed edito da Bradipolibri è stato scelto tra i titoli da raccontare alla platea del Festival: l’appuntamento è per venerdì 14 ottobre alle ore 15:00. Ulteriore motivo d’orgoglio è che Iron Mark sia stato scelto dall’UNASCI (Unione Nazionale delle Associazioni Sportive Centenarie d’Italia), associazione benemerita del CONI, e da Sport & Salute come libro da distribuire in tutte le scuole elementari e gli istituti comprensori d’Italia, come esempio da seguire per i più piccini che formeranno l’Italia di domani.

Questo il commento del presidente di Sport & Salute, Vito Cozzoli:

Le sfide che la vita ci mette davanti, talvolta, sembrano ostacoli insormontabili. Superare i macigni che all’improvviso piombano sul nostro cammino è un’impresa ardua, quasi impossibile. Alcune storie però, ci insegnano che anche quando l’unica alternativa possibile sembra quella di cadere e lasciarsi andare è lì che ci si può rialzare e combattere. Una di queste è la vicenda di Marco Dolfin, il chirurgo che, nonostante la paraplegia in seguito a un incidente stradale, è tornato a operare in ospedale ed è diventato un atleta paralimpico di livello internazionale.

Una storia incredibile ed emozionante, raccontata nel libro “Iron Mark”, promosso dal progetto Unasci, in cui vengono sottolineati i tanti benefici e valori che lo sport porta con sé.

La rinascita di Marco Dolfin è una testimonianza importante per tutti noi, un esempio importante da tenere bene a mente, un modello da replicare nella vita di tutti i giorni.

 

Una piccola anticipazione di Iron Mark la potete trovare qui sotto:

La vita di Marco Dolfin cambia radicalmente la mattina dell’11 ottobre 2011, mentre stava recandosi in ospedale, a Torino, per aiutare un collega. L’allora trentenne medico, specializzatosi in Ortopedia pochi mesi prima, si trova di colpo dalla parte del paziente, poiché è vittima di un incidente in moto che gli causa una paraplegia. Da quel momento, Marco conosce una nuova compagna di viaggio inseparabile, la sedia a rotelle.

Per lui però, quell’episodio è solo un incidente di percorso, un qualcosa che lo obbliga a effettuare diversi accorgimenti, ma non un ostacolo insormontabile. Nella sua testa, il nostro “Avenger” sa che la sua vita ha ancora tanto da offrirgli, in diversi ambiti. Da sempre grande appassionato di sport, Marco non si arrende e si tuffa nel nuoto paralimpico, ottenendo ottimi risultati nei 100 rana SB5: bronzo ai Campionati Europei di Funchal 2016, finalista e poi quarto alla Paralimpiade di Rio 2016, argento ai Campionati Europei di Dublino 2018. Anche la famiglia sarà uno dei capisaldi nella rinascita di Marco, che nel 2014 diventerà papà di Mattia e Lorenzo, gemelli scatenati che saranno anche i suoi primi tifosi nella nuova avventura di papà nello sport.

Oltre a macinare chilometri tra le corsie acquatiche, Marco è abituato ad altre corsie, quelle d’ospedale e non ha nessuna intenzione di ridimensionare la sua professione di chirurgo. Lui che non può più camminare, vuole aggiustare le gambe degli altri. Superato lo sguardo di diffidenza dei primi pazienti, torna a fare ciò che ama di più, grazie a una carrozzina verticalizzabile che lo mantiene in posizione eretta e gli permette di svolgere anche interventi complessi come gli impianti di protesi di anca e ginocchio o di traumatologia.

 

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